Surprise alla GAM con Pietro Gallina
Da Redazione TorinoFree.it
Febbraio 19, 2013
Ecco l’invito della GAM per i suoi visitatori al secondo appuntamento di Surprise: il progetto espositivo che concentra l’attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta. All’interno delle mura della Galleria d’Arte Moderna saranno messe in mostra diverse discipline che si intersecheranno, dall’architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alla arti visive e performative, per dare forma e spazio a quello che è il genio artistico di Torino, riconosciuto al livello internazionale.
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Come arrivare
La Galleria si trova in via Magenta, 31, a Torino. Il secondo appuntamento per il ciclo Surprise sarà aperto al pubblico fino al 24 Febbraio 2013.
In treno e/o in autobus
Dalla stazione di Torino Porta Nuova, prendere il tram 9 verso Stampalia o l’autobus 68 verso Frejus per 2 fermate fino alla fermata Ferraris.
{AF template=round_bended_corner float=right width=320px}Orario
Martedì – domenica 10.00-18.00
Lunedì chiuso.
La biglietteria chiude un’ora prima.
Tariffe
Biglietto Intero: € 10,00
Ridotto: € 8,00.
Gratuito per i ragazzi fino ai 18 anni e per chi possiede la carta di Abbonamento Musei
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Surprise è stato curato da Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Accademia Albertina di Torino, attraverso un ciclo di eventi che proseguiranno per tutto il 2013 nella sala espositiva della GAM adiacente all’Exhibition Area.
Al centro dell’attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimento a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni.
Il protagonista del primo appuntamento è stato Ugo Nespolo, mentre per il secondo è Pietro Gallina (Torino, 1937), che esordì nel 1967 con una personale alla galleria La Bertesca di Genova con un’originale ricerca incentrata sulla rappresentazione di figure umane e animali.
La mostra “Pietro Gallina. Ombre, Profili, Impronte” vuole mettere in luce le metonimie della figura umana attraverso lo studio appassionato dell’artista delle ombre e dei profili. In queste icone bidimensionali si condensa una ricchezza di osservazioni e particolari che rendono attuale il loro abitare lo spazio espositivo. Presenze diverse – gli archetipi della madre e del bambino, alcuni ritratti (inedito quello di Aldo Passoni), un uomo specchiante, l’ombra di una giovane donna seduta (donata dall’artista alla GAM nel 1967 per il Museo di Arte Sperimentale) e quella di una scultura di Giacometti – dialogano in mostra tra loro e con i riguardanti, o riflettono e inquadrano l’ambiente che le incornicia. Dopo aver lavorato sul tema della silhouette, Gallina affrontò il paradosso dell’impronta, nella serie effimera delle Nevigrafie e, per contrasto, nell’opera in bronzo del 1970 presentata qui per la prima volta, in cui è fissata per sempre la traccia di un suo passo.
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