Sacra di San Michele Patrimonio dell’Umanità? Tutte le info
Da Claudio Pezzella
Marzo 22, 2022
Un famoso simbolo della regione potrebbe, presto, entrare a far parte del Patrimonio dell’Umanità: un sogno per i cittadini e per le Istituzioni che agognano il riconoscimento UNESCO per il complesso da anni ormai.
Sono diverse le costruzioni benedettine italiane candidate all’ingresso nel Patrimonio dell’Umanità quest’anno. Non solo la Sacra di San Michele, ma anche San Pietro al Monte in Lombardia, Montecassino e Farfa nel Lazio, Subiaco, Sant’Angelo in Formis in Campania, San Vittore alle Chiuse nelle Marche e San Vincenzo al Volturno in Molise.
Otto complessi, in tutto, accomunati dall’architettura, dai paesaggi mozzafiato in cui sono immersi e dall’inestimabile background culturale che custodiscono. Sostenuta dalla Fondazione Cariplo, la Fondazione di comunità del Lecchese porta avanti il progetto dal 2016. L’emergenza pandemica aveva, finora, bloccato questo sogno che, oggi, torna a vivere grazie all’avvenuta spedizione delle richieste di candidatura.
Sacra di San Michele candidata UNESCO, i particolari dell’iniziativa
Sono due le lettere inviate per far sì che la Sacra di San Michele entri a far parte del Patrimonio dell’Umanità.
La prima, firmata dall’abate primate della confederazione benedettina, padre Gregory Poland, esalta le testimonianze materiali e viventi del cammino iniziato con San Benedetto, esprimendo totale ammirazione per il progetto.
La seconda missiva, è frutto della congiunzione tra i sindaci dei Comuni che ospitano le abbazie, e presenta il progetto chiedendo la collaborazione delle Regioni, per la quale si attende la creazione di una rete dedicata.
Intanto, la Fondazione comunitaria del Lecchese si appresta a presentare il piano di gestione dei monumenti, ultima voce in progetto. A coadiuvare gli enti coinvolti nella candidatura, la neonata associazione “Alle origini del cammino di San Benedetto”, intenta a creare un itinerario culturale europeo focalizzato sulla scoperta della Via Benedicti.
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Claudio Pezzella
Claudio Pezzella, 21 anni, Napoli. Laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Federico II, lavora in qualità di copywriter con la Wolf Agency di Moncalieri (TO) assiduamente. Copywriter specializzato in articoli di vario genere, musicista, amante dell'arte in ogni sua sfumatura e sempre alla ricerca di nuovi orizzonti culturali.
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