Retrospettiva su Robert Capa
Da Redazione TorinoFree.it
Marzo 31, 2013
In occasione del centenario della nascita, Palazzo Reale darà spazio fino al 14 Luglio 2013 alla retrospettiva di uno dei maestri della fotografia del XX secolo: Robert Capa.
“Il migliore fotoreporter di guerra nel mondo“, così definito nel 1938 dalla prestigiosa rivista inglese Picture Post, sarà ospite negli immensi ambienti di uno dei più bei palazzi torinesi per la celebrazione del suo centesimo anno di vita. Questo giudizio rimane ancora oggi ben saldo difronte al suo lavoro che per molti versi appare lirico e talvolta spiritoso. Caratterizzanti sono la forza visiva e l’incisività delle sue fotografie che potrebbero essere paragonate ai lavori di altri fotografi importanti quali André Kertész o Henri Cartier-Bresson.
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Prezzo biglietti
Intero: 8 € nel prezzo del biglietto è compresa l’audioguida.
Ridotto: 5 € ragazzi tra i 13 e i 18 anni d’età; visitatori in possesso di un biglietto d’ingresso unico a Palazzo Reale, Armeria Reale e Galleria Sabauda; aziende convenzionate. Nel prezzo del biglietto è compresa l’audioguida
Omaggio: Bambini da 0 a 12 anni d’età; portatori di handicap; dipendenti del Ministero per i beni e le attività culturali, è compresa l’audioguida.
Orari
15/03/2013-14/07/2013
Dal martedì alla domenica 9,30 – 18,30 Ultimo ingresso ore 18,00 Chiuso il lunedì {/AF}
l centro della sua attività di fotografo troviamo, senza alcun dubbio, l’esperienza bellica. Il suo lavoro come fotoreporter nacque durante la guerra civile spagnola (1936/39). Attraverso i suoi scatti continuò la sua opera, diventando testimone della resistenza cinese di fronte all’invasione del Giappone (1938), della seconda guerra mondiale (1941/45) – tra queste foto spiccano maggiormente quelle che riguardano lo sbarco in Normandia – del primo conflitto Arabo-Israeliano (1948) e quello francese in Indocina (1954). Questi ultimi risalgono all’ultimo suo lavoro, perché morì ucciso da una mina antiuomo a soli 40 anni.
Robert Capa è il migliore fotoreporter di guerra nel mondo semplicemente perché fu tra i primi a capire l’importanza del mezzo fotografico come arma di denuncia e di testimonianza difronte alle crudeltà messe in atto dalla guerra, qualunque essa fosse e ovunque essa scoppiasse. La sua documentazione fotografica è comparsa sulle più più importanti riviste internazionali, tra le quali si possono citare Life e Picture Post. Durante la sua breve, ma intensa, carriera, riuscì a documentare cinque guerre con il suo modo potente, forte e toccante nello stesso tempo, senza alcuna retorica e con la necessità di spingersi a scattare a pochi metri dai campi di battaglia, fin dentro al cuore dei conflitti.
Le sue immagini colpiscono ancora oggi per la loro immediatezza, per l’empatia e l’umanità che riescono a comunicare. Ecco perché questa retrospettiva è un’esperienza unica nel suo genere e da vivere appieno. Capa preferisce raccontare la guerra attraverso gli sguardi della popolazione civile colpita, dei bambini, e di tutti i sopravvissuti che, nonostante le perdite e la distruzione, riscono con ammirevole forza e dignità a risorgere dalle ceneri ed andare avanti verso un futuro da ricostruire. Queste che potrete ammirare sono immagini che sono entrate in maniera indelebile nell’immaginario del Novecento.
Nel dettaglio il percorso espositivo intende riscoprire la carriera del fotografo attraverso 97 fotografie in bianco e nero, raggruppate in undici sezioni: Leon Trotsky (1932), France (1936-1939), Spain (1936-1939), China (1938), Britain & Italy (1941-1944), France (1944), Germany (1945), Eastern Europe (1947-1949), Israel (1948- 1950), Indochina (1954), Friends.
In mostra sono inoltre presenti alcune fotografie di personaggi famosi – da Picasso a Hemingway, da Matisse a Ingrid Bergman – che illustrando le grandi qualità di ritrattista di Capa, dimostrando che non può essere etichettato semplicemente come fotografo di guerra: molte delle sue immagini infatti catturano, con sensibilità e arguzia, anche le gioie della pace.
Come arrivare
Palazzo Reale si trova in Piazza Castello nel cuore pulsante della città di Torino. Arrivare è semplice. Dalla Stazione Torino Porta Susa, si può prendere la linea 13 o 56 e scendere alla fermata “Piazza Castello” oppure dalla Stazione Torino Porta Nuova, si può prendere la linea 11 in direzione De Gasperi e scendere alla fermata “Garibaldi”. Sconsiglio l’uso della macchina per raggiungere Palazzo Reale, perché si trova in pieno centro che è regolato dalla limitazioni per la circolazione dei veicoli (zona ZTL). Tuttavia esistono in tutta Torino parcheggi sotterranei a pagamento che risolvono qualsiasi problema di parcheggio dell’auto.
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