Piazza Solferino, l’inaugurazione dopo il restyling
Da Redazione TorinoFree.it
Giugno 18, 2013
Dopo i Gianduiotti di Giugiaro è stato il nulla. Piazza Solferino, una delle piazze più belle di Torino finalmente è tornata ad essere percorribile a piedi e in bici, senza cantieri, senza deviazioni, senza quei pannelli blu ricoperti di manifesti sbiaditi.
Uno dei salotti cittadini, da oggi, viene restituito alla Città e ai cittadini in una veste tutta nuova sul lato sud.
Non solo la pavimentazione e le alberate sul terrapieno centrale della piazza, ma anche un parcheggio pertinenziale sotterraneo e la meridiana che, pur non avendo possibilità di distinguere tra ora solare e ora legale, fa il suo lavoro degnamente.
La piazza
La pavimentazione è stata realizzata in porfido e lastre di pietra sfruttando le preesistenti “terrazze”, il classico stile delle piazze francesi.
Il percorso collega fra loro i tre punti principali della piazza: la Fontana Angelica (lato via Cernaia), il monumento a Ferdinando di Savoia (centro della piazza) e il monumento a La Farina, uno dei fondatori dell’Italia Unita (lato corso Re Umberto).
Ai lati, i filari di ippocastani implementati di 25 alberi, nuove panchine in sostituzione di quelle precedenti, ormai distrutte dal tempo e dall’incuria, illuminazione pubblica a basso consumo e migliore resa.
La meridiana
Posta in prossimità del restaurato monumento a La Farina, la meridiana vuole essere un punto didattico e non solo di attrazione.
Lo gnomone, così è chiamata la struttura, è composto da uno stilo blu parallelo all’asse di rotazione terrestre: punta verso la stella polare e rappresenta il cielo, sostenuto da una mensola rossa, simbolo della terra.
Sulla pavimentazione c’è una M e il simbolo del Toro, il punto che indica il mezzogiorno vero di Torino, circa mezz’ora dopo il mezzogiorno convenzionale.
Una targa posta alla base della meridiana spiega come leggere l’ora tenendo conto delle variazioni giornaliere.
Il parcheggio pertinenziale
Cinque piani interrati, una rampa di accesso e una di uscita, 233 posti auto suddivisi in 143 box singoli e 45 doppi, dotato di aerazione naturale, sistema di sicurezza dei più avanzati, porte basculanti motorizzate e punti di ricarica per auto elettriche.
Come previsto, il parcheggio non è stato costruito sotto il viale alberato, ma soltanto nella parte sottostante la testata della piazza verso corso Re Umberto.
Non è aperto al pubblico, ma è pertinenziale, ossia riservato a residenti e attività commerciali. I cittadini continueranno ad usare quello in superficie che va dalla piazza a corso Matteotti.
I Gianduiotti
Da disordinato punto di parcheggio e viabilità a sede dei Gianduiotti: le due strutture, realizzate in occasione delle Olimpiadi Invernali 2006, erano destinate ad ospitare eventi, manifestazioni, incontri e mostre. Per il post olimpiadi dovevano mantenere la loro funzione e asservire anche da luogo di aggregazione aperto al pubblico gratuitamente. Non è stato così, presto si sono trasformate in bersaglio per i vandali, ma anche in dormitorio per i senzatetto. A rovinare definitivamente i padiglioni, ci hanno pensato il tempo e l’abbandono.
La piazza a costo zero
Sembra incredibile, ma la Città non solo non ha tirato fuori un euro per questo restyling di alto livello, ma ha anche incassato oltre 2 milioni di euro di diritti di superficie dalla ditta che ha realizzato il parcheggio assumendosi l’onere del rifacimento della passeggiata e del viale alberato.
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