Il Museo Diocesano di Torino
Da Redazione TorinoFree.it
Ottobre 02, 2024
Il Museo Diocesano di Torino, inaugurato dal Cardinale Severino Poletto, 11 dicembre 2008, sull’esempio di altre diocesi italiane, si colloca nella suggestiva cornice della Chiesa Inferiore della Cattedrale, e in quello che a tutti gli effetti si può considerare uno dei nodi del percorso del “Polo Reale” che parte dal museo civico di Palazzo Madama raggiunge Palazzo Reale e attraverso il Museo Diocesano si affaccia sugli scavi della basilica del Salvatore sotto piazza San Giovanni, giunge al Teatro Romano e al Museo di Antichità.
La sistemazione dell’area archeologica ha subito negli ultimi anni una forte accelerazione con la realizzazione di diverse fasi importanti del recupero del sito: all’interno del Museo Diocesano la messa in luce e la presentazione estetica e didattica delle emergenze archeologiche delle tre chiese paleocristiane Santa Maria, San Giovanni e il Salvatore e all’esterno con la sistemazione ancora provvisoria dell’area ipogea del Salvatore culminante nella piramide vetrata che permette di vedere dalla piazzetta San Giovanni il mosaico riposizionato della Ruota della Fortuna.
Oggi è possibile attraverso il camminamento che unisce il Museo alla torre campanaria l’affaccio sugli scavi del Salvatore non ancora aperti al pubblico, e la vista, in scorcio dell’area presbiteriale dell’antica basilica.
Dove si trova il Museo Diocesano di Torino
Il Museo Diocesano di Torino si trova in Piazza San Giovanni, all’interno del complesso della Cattedrale di San Giovanni Battista, celebre anche per ospitare la Sacra Sindone. Il museo è situato nel sotterraneo della cattedrale, proprio nel luogo dove un tempo sorgeva l’antico battistero paleocristiano della città.
L’indirizzo esatto del Museo è:
- Museo Diocesano di Torino
- Piazza San Giovanni, 10122 Torino TO, Italia
Il museo è quindi collocato nel cuore storico di Torino, a pochi passi dalle principali attrazioni turistiche, come il Palazzo Reale e il Duomo, rendendolo facilmente accessibile a chi desidera fare una visita completa del centro cittadino.
Come raggiungere il Museo Diocesano di Torino
Grazie alla sua posizione centrale, il Museo Diocesano è facilmente raggiungibile con vari mezzi di trasporto. Ecco come arrivarci:
In auto
Per chi arriva in auto, il centro di Torino è servito da numerosi parcheggi a pagamento. Uno dei parcheggi più vicini al museo è il Parking Roma – San Carlo – Castello, situato a circa 10 minuti a piedi da Piazza San Giovanni. Dato che il centro di Torino è in gran parte zona a traffico limitato (ZTL), è importante prestare attenzione alle limitazioni degli orari di accesso.
In treno
Se arrivi a Torino in treno, il Museo Diocesano è facilmente raggiungibile dalle due principali stazioni ferroviarie della città:
- Stazione di Torino Porta Nuova: Dalla stazione di Porta Nuova, il museo si trova a circa 15-20 minuti a piedi. Puoi anche prendere la linea 4 del tram in direzione Falchera e scendere alla fermata Duomo, che si trova a pochi passi dalla cattedrale.
- Stazione di Torino Porta Susa: La stazione di Porta Susa è leggermente più vicina rispetto a Porta Nuova. Da qui, è possibile raggiungere il museo in circa 15 minuti a piedi, oppure utilizzare i mezzi pubblici come il tram 13 o l’autobus linea 51.
In metropolitana
La metropolitana di Torino è un’opzione veloce ed efficiente per muoversi in città. La fermata più vicina al Museo Diocesano è Porta Nuova. Da qui, potrai proseguire a piedi per circa 15 minuti o utilizzare i tram o autobus per avvicinarti ulteriormente al museo.
In autobus e tram
Torino è ben servita da una rete capillare di autobus e tram che collegano tutte le zone della città. Le linee di autobus 55, 56 e 11, e la linea di tram 4, hanno fermate molto vicine al Museo Diocesano. Le fermate di riferimento sono Duomo o Garibaldi, che distano pochi minuti a piedi dal museo.
In bicicletta o a piedi
Torino è una città facilmente percorribile a piedi o in bicicletta, soprattutto grazie ai numerosi percorsi ciclabili e alle aree pedonali del centro. Se desideri fare una passeggiata nel cuore della città, potrai raggiungere il Museo Diocesano da Piazza Castello o dal Quadrilatero Romano in pochi minuti.
Orari di apertura e contatti
Il Museo Diocesano di Torino è aperto al pubblico con i seguenti orari:
- Da martedì a sabato: 10:00 – 18:00
- Domenica: 13:00 – 18:00
- Lunedì: chiuso
Per eventuali contatti i numeri e l’indirizzo mail del Museo Diocesano sono:
- Tel. 011. 51.56.408 (da lunedì a venerdì ore 9:00-12:00)
- Mail: [email protected]
Biglietti
I biglietti possono essere acquistati direttamente alla biglietteria del museo, situata all’ingresso. Si consiglia di consultare il sito ufficiale del museo per eventuali variazioni di orario o chiusure straordinarie.
Ingresso intero € 5,00, ridotto 3,50 ragazzi dai 7 a 18 anni, adulti ultra 65enni, gruppi oltre 15 unità, convenzioni con Museo Diocesano di Susa, Museo Accorsi-Ometto, Museo Nazionale del Risorgimento e Museo Regionale di Scienze Naturali su presentazione del biglietto di ingresso.
Ingresso ridotto a € 2,00 per Scuole e Gruppi di Catechismo.
Ingresso gratuito possessori card Piemonte musei, Abbonamento Musei, bambini fino a 6 anni.
Allestimento museale: ecco cosa vedere al Museo diocesano
L’allestimento museale fin dagli inizi, si è posto come obiettivo prioritario il rispetto della valenza storica prevalente. Essere museo di se stessa. In questa ottica gli interventi di allestimento sono stati contenuti al minimo indispensabile e si propongono con forme semplici e materiali reversibili e distinguibili. Al contempo si è scelto di realizzare spazi espositivi autonomi ed estremamente flessibili, in modo da rendere possibili trasformazioni nel tempo, rendendo possibili eventuali rotazioni temporanee dei materiali esposti, l’ampliamento delle collezioni e l’incremento delle attività didattiche.
Il percorso di visita si sviluppa superata l’area di ingresso dalla piazza San Giovanni e la zona archeologica della Santa Maria, passando per l’accoglienza-bookshop, e per il transetto destro dove sono esposti gli apparati effimeri, è diviso in quattro grandi aeree tematiche storico-liturgiche:l’iniziazione cristiana, la devozione mariana, la liturgia eucaristica e della Parola e la pittura devozionale. Specifico obiettivo del percorso di visita è essere un momento di riflessione e approfondimento, sia culturale che liturgico, uno stimolo per una lettura consapevole dell’architettura e dell’arte sacra, capace di accompagnare il visitatore anche all’esterno del museo, nella visita agli edifici religiosi e ai musei della città.
Accoglie il visitatore una zona introduttiva in cui si illustra in forma didascalica la storia della cattedrale di Torino all’interno del contesto della Diocesi e della città nella sua evoluzione.La prima area tematica è dedicata ai sacramenti dell’iniziazione cristiana, battesimo e cresima ed è realizzata tramite la trasposizione simbolica di reperti del Duomo rinascimentale ritrovati durante gli scavi archeologici o ritornati alla cattedrale grazie al museo.
L’area sacramentale è introdotta dalla “porta”, limite tra spazio sacro e spazio profano, con elementi fregio, trabeazione e parte dello stipite, con testi e stemmi del Cardinale della Rovere, (fondatore del Duomo di Torino), relativi ad un portale rinascimentale ritrovato duranti gli scavi, e che viene ripreso nel dipinto, di Lelio Scaffa, raffigurante Gesù maestro che predica all’interno della Cattedrale e una delle opere più interessanti, datata 1646, quindi alcuni prima della costruzione della cappella della Sindone, importante anche spunto iconografico dell’immagine dell’abside della cattedrale prima delle demolizioni e successive trasformazioni. Qui troviamo il Battesimo con l’esposizione della fonte battesimale, attribuito a Sandrino di Giovanni e risalente al 1503 e la grande teca con le opere dei maestri del Rinascimento tra cui il Battesimo di Gesù di Giovanni Martino Spanzotti.
Il percorso continua con la visita alle emergenze archeologiche del Salvatore e l’ipocausto romano, prima della seconda area tematica, quella della devozione mariana con statute marmoree e lignee, alcune del periodo medievale, superfici affrescate, pale di altare come la grande tela dell’Annunciazione di Rapos (Raptus). Il locale sottostante il sagrato è un ambiente a sé, rispetto al museo, risultato di scavi recenti, con reperti di età romana e paleocristiana.
La parte centrale della chiesa inferiore o terza area tematica è dedicata alla liturgia della Parola ed Eucaristica fino al Concilio Vaticano II in cui emerge la grande tela illustrante la Sindone con altare tridentino caratterizzato da cartagloria, croce, candelieri e statue di santi dell’altare maggiore della Cattedrale
a cui si contrappone non casualmente l’altare post-conciliare con mensa lineare e sculture in marmo di Guido Lodigiani.
Ultima ma non meno importante è l’area tematica adibita a Pinacoteca arricchita di pale d’altare e dipinti devozionali tra cui troviamo opere di Pietro Francesco Guala del XVIII secolo, Orsola Maddalena Caccia, con la Madonna colBambino del XVII secolo, figlia del celebre pittore Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, Nozze mistiche di SantaCaterina di Alessandria di Stefano Maria Legnani detto il Legnanino.
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