Montagne in Piemonte: il progetto Beyond Snow per il turismo del futuro
Da Gianluca Rini
Gennaio 26, 2025
Rinnovare l’identità delle aree montane e rendere la vacanza in quota vantaggiosa in qualsiasi periodo dell’anno è l’obiettivo che molte località alpine stanno iniziando a considerare. In un’epoca in cui l’innalzamento delle temperature influisce sulla certezza della neve, occorre individuare alternative per assicurare la sostenibilità economica dei territori. Non tutti i gestori di impianti e strutture sono pronti a questa svolta, eppure i dati indicano che le mete sciistiche a bassa altitudine saranno soggette a cambiamenti molto rapidi.
Nuovi modelli di montagna: vacanze per tutto l’anno
Per affrontare questa situazione, è nato Beyond Snow (“oltre la neve”), un’iniziativa in Piemonte che, tra le prime, vuole promuovere un’idea di stazione di montagna capace di attirare turismo 365 giorni l’anno.
La Città Metropolitana coordina la sperimentazione avviata a Balme e ad Ala di Stura, dove si punta a dare meno peso alla componente innevata e a offrire esperienze più varie. Questo significa promuovere escursioni, ospitalità diffusa e proposte legate alla natura, così da raggiungere anche chi apprezza la montagna lontano dai mesi invernali.
Un piano strategico tra Balme e Ala di Stura
Nel percorso di rinnovamento, i due comuni piemontesi hanno deciso di concentrarsi sul recupero delle seconde case e sulla loro valorizzazione a fini turistici. L’amministrazione di Ala di Stura ha spiegato che le abitazioni vuote sono più di 1500 e, se gestite con un piano vantaggioso per i proprietari, potrebbero ospitare i visitatori che desiderano momenti di relax durante tutte le stagioni.
Secondo il sindaco Mauro Garbano, esiste già un interesse concreto da parte di olandesi, francesi e anglosassoni che spesso si rivolgono agli uffici comunali, cercando soluzioni in affitto. Analisi condotte dalla Città Metropolitana, insieme a Turismo Torino, indicano che anche i turisti tedeschi rappresentano un segmento ideale per questo tipo di offerta.
Il coinvolgimento di altre realtà alpine
Il percorso scelto da Balme e Ala di Stura attira l’attenzione di altre località montane piemontesi, sempre più spinte a creare una rete di ospitalità permanente che funzioni con o senza neve. In diverse regioni d’Europa, come Slovenia, Francia e Svizzera, amministrazioni locali stanno preparando piani simili.
Il prossimo passo sarà un incontro, organizzato dalla Città Metropolitana, con i sindaci interessati a condividere le strategie e a realizzare una mappa completa delle seconde case. Secondo la consigliera Sonia Cambursano, favorire un afflusso regolare in tutte le stagioni offrirebbe nuove opportunità anche agli esercenti. Un esempio virtuoso è Ospitar, start-up originaria del Trentino, specializzata nel convertire il patrimonio abitativo inutilizzato in veri e propri alloggi per turisti.
Non si tratta di rinunciare alle discipline invernali, che rimangono fondamentali per il giro d’affari, ma di ampliare le proposte. Gli investimenti per gli impianti di innevamento, già oggi difficili da sostenere in termini ambientali, diventeranno presto onerosi anche a livello economico. Per questo, rafforzare il fascino della montagna in ogni stagione può rappresentare una via d’uscita vitale per le comunità alpine.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.