Miaao: la Galleria Soprana
Da Redazione TorinoFree.it
Gennaio 31, 2013
Il “Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi” è stato inaugurato nel 2006 nel complesso juvarriano di San Filippo Neri, accanto all’omonima Chiesa e di fianco al celeberrimo Museo Egizio. È l’unico museo italiano dedicato alle arti applicate di oggi e alla valorizzazione del lavoro manuale..
All’interno, il museo, ospita due gallerie:
La Soprana, nella quale a rotazione sono esposti artefatti della collezione permanente, come arredi, gioielli, fotografie, arazzi contemporanei e dal 2010 il famoso Paliotto, capolavoro di Pietro Piffetti del 1749 in avorio, madreperla, lapislazzuli, diaspro, ebano, palissandro.
La Sottana, uno spazio museale dedicato alle mostre temporanee.
La Galleria Soprana
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Dove si trova
Il Museo si trova a Torino in via Maria Vittoria, 5, a fianco della Chiesa di San Filippo Neri e vicino al Museo Egizio.
Per comunicare direttamente con il Museo e prenotare la visita, è possibile telefonare allo 0115611161, oppure scrivere a [email protected].
La Galleria Soprana è aperta da ottobre a giugno 2013, il sabato e la domenica dalle ore 15 alle ore 19.
Chiusure festività annuali: 1 Gennaio, 25 Dicembre, 26 Dicembre, Pasqua, Pasquetta
Aperture straordinarie: 1 Maggio, 24 Dicembre, 31 Dicembre, 6 Gennaio, 8 Dicembre
Il MIIAO è ubicato in centro della città di Torino, pertanto non è possibile arrivare in macchina. Questa può essere lasciata direttamente nel parcheggio sotterraneo a pagamento in Piazza San Carlo o in Piazza Castello. Un’alternativa alla macchina è il servizio di trasporto pubblico. Le linee 13, 15, 55, 56, 72 vi porteranno fino in Piazza Castello, da lì sarà semplice arrivare a piedi fino al MIIAO. È possibile anche prendere le linee 4 e 72 che vi lasceranno in via XX Settembre, anche quest’ultima si trova in prossimità del Museo.
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La Galleria è aperta fino al 26 Maggio 2013. In quest’arco di tempo è possibile ammirare lo straordinario Paliotto del Piffetti restaurato, dal nome del suo autore, l’illustre ebanista torinese Pietro Piffetti. Il capolavoro è stato commissionato da Padre Giovanni Battista Prever in occasione del centenario della Congregazione dell’Oratorio di Torino, celebrata nel 1749. È composto da una pala rettangolare e da una struttura retrostante di tipico gusto barocco. Si presenta come un tripudio di intarsi di materiali preziosi quali madreperla, avorio, tartaruga, ebano, palissandro, diaspro, lapislazzuli e pietre dure. Lo si può considerare come l’opera più imponente del famoso ebanista torinese. Nel dettaglio, al centro della composizione si trova rappresentata l’Estasi Pentecostale di San Filippo, ritratto nelle Catacombe di San Sebastiano a Roma, dove il santo era solito ritirarsi in preghiera.
A destra è raffigurato Mosè con le Tavole della Legge, mentre a sinistra è rappresentata una figura vestita con paramenti sacri non riconoscibile con esattezza, probabilmente riconducibile nella figura di Aronne o, visto l’accenno di una tiara sul capo, di Papa Gregorio Magno. Nei cartigli sono raffigurati il Battesimo di Gesù, la cui rappresentazione del San Giovanni Battista potrebbe essere un omaggio all’omonimo committente Giovanni Prever e l’apostolo Giovanni Evangelista. Al centro della struttura è ricavato il vano del tabernacolo sulla cui anta vi è un pellicano che sovrasta una nidiata, tipica rappresentazione simbolica di Cristo che nutre i propri figli versando il proprio sangue. A sovrastare il Paliotto vi era in origine un crocefisso in palissandro e avorio scolpito, a sua volta coronato da un lambriggio lobato e decorato, da cui pendono fiocchi di legno scolpito e dorato.
L’intenzione di Piffetti era di progettare il Paliotto per collocarlo come ornamento dell’altare maggiore della Chiesa di San Filippo Neri. Per alcuni anni esercitò tale funzione, ma per evitarne l’usura è stato periodicamente smontato e ritirato per riutilizzarlo soltanto in occasioni solenni.
A partire dal Novembre del 2010 il Paliotto è stato opportunamente, visto l’inestimabile valore, conservato e collocato in un’apposita teca climatizzata.
Un’anticipazione
Dal 5 Aprile 2013 al 2 Giugno 2013 è possibile ammirare al MIAAO la mostra “Le rovine circolari” dedicata all’artista torinese Franco Fanelli. Si tratta di un’antologia completa della sua opera incisa che ha come soggetto dominante le rovine. L’autore è solito trovare la sua ispirazione per le incisioni nella letteratura. In questo caso specifico, “Le rovine circolari” sono un chiaro richiamo all’ omonimo racconto di Jorge Borger contenuto in Finzioni.
Prezzi
Ingresso intero: € 3,00
Ridotto per maggiori di 65 anni: € 2,00
Ridotto per un gruppo di minimo 15 persone: € 2,00
Ridotto per i disabili: € 1,50
Ridotto per gli accompagnatori dei disabili: € 1,50
Ingresso gratuito: under 12 anni / Abbonamento Musei / Torino + Piemonte Card
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