Storia di Torino
Da Redazione TorinoFree.it
Gennaio 06, 2013
Ripercorrere la storia di Torino significa fare un pezzo di strada lungo e ricco di avvenimenti, si rischia di perdersi nella quantità di eventi, proviamo comunque a raccontare le tappe principali.
Le origini
Le origini della città sembrano risalire all’occupazione del Piemonte da parte dei Taurini, popolazione di origine celtica, che nel 218 a. C tentarono di impedire senza successo la discesa dalle Alpi di Annibale, Polibio e Appiano ci raccontano la resistenza della città principale del territorio dei Taurini, Taurasia.
I Romani
Nel 58 a.C Giulio Cesare crea il Castrum Julia Taurinorum tra il Po e la Dora Riparia, ma è nel 28 a.C che Augusto edifica Julia Augusta Taurinorum, tale insediamento si sviluppa durante tutto il I secolo con l’impianto urbanistico tipico dei romani. La cinta muraria, di cui si possono vedere ancora oggi i resti, misurava cinque metri e il decumanus maximus corrispondeva all’attuale via Garibaldi. Alla caduta dell’Impero Romano di Occidente la città era già nota con il nome di Taurinus.
Medioevo
Durante questo periodo la città fu dominata da re Goti prima, Bizantini poi ed infine Longobardi, grazie alla moglie di uno di questi, Teodolinda, di religione cattolica, San Giovanni Battista divenne patrono della città. Nel 773 Carlo Magno fece della città una contea franca, durante la dominazione franca Torino subì le invasioni di ungari e saraceni. Dal matrimonio di Adelaide con Oddone, figlio del conte di Moriana, nacquero gli interessi dei Savoia per Torino e le conseguenti lotte per la conquista della città, che durarono, fra alterne vicende, fino al 1200, quando Torino divenne vassallo della contea di Savoia. Nel 1424 il duca di Savoia istituì il Principato di Piemonte.
L’età moderna
ll 1500 è il secolo dell’occupazione francese di Torino terminata nel 1559 con la pace di Cateau Cambrésis e la restituzione ai Savoia di Torino e del Piemonte. A partire da questa data la città vede realizzare una serie di opere di abbellimento e fortificazione, molte delle quali ancora oggi visibili, come Piazza San Carlo fulcro della città moderna e il Convento dei Cappuccini. Nel 1578 viene trasferita da Chambery a Torino la Sindone, rendendo la città piemontese meta di pellegrinaggi. Nel 1600 nonostante la peste e la guerra civile tra principisti e madamisti, la città si espande ancora verso il fiume, con l’edificazione di via Po, sono inoltre di quest’epoca Palazzo Carignano, Palazzo Barolo e si posero le prime pietre della Reggia di Venaria.
Il 1700 iniziò con la Resistenza di Torino dagli attacchi francesi grazie al sacrificio di Pietro Micca che ne bloccò l’avanzata sfruttando i cunicoli sotto la città, e continuò con una ulteriore espansione cittadina, ad esempio in direzione della Palazzina di caccia di Stupinigi, con la creazione di quello che oggi è Corso Unione Sovietica.
Il 1800 vide la dominazione francese di Napoleone Bonaparte che visitò la città più volte, vi fece apportare molte modifiche e rese Torino francese a tutti gli effetti, almeno fino al 1814 quando i Savoia ne rientrarono in possesso. Le vicende che portarono Torino a diventare la prima Capitale del Regno d’Italia sono note: dalla concessione dello Statuto Albertino al 1861 che vide la fine della Seconda Guerra d’Indipendenza, Torino fu il vero motore della politica italiana grazie soprattutto all’acume di Camillo Benso Conte di Cavour. Nel 1864 iniziarono i lavori di costruzione della Mole Antonelliana, che divenne presto simbolo della città. Nel 1865 la capitale d’Italia fu spostata a Firenze, ma Torino iniziò a diventare protagonista nella vita industriale del Paese con la fondazione nel 1860 del Politecnico di Torino, l’eccellenza nella lavorazione della seta, la nascita dell’industria meccanica, con le Officine Savigliano e la nascita della FIAT, fondata a fine secolo (1898).
Il 900: la crescita di una realtà operaia molto presente a Torino comportò uno scarso sostegno della città alla partecipazione italiana alla Prima Guerra Mondiale, non mancarono anzi manifestazioni di protesta. In questi anni tutta la produzione della FIAT si sposta progressivamente verso l’area del Lingotto. Tra il 1919 e il 1920 sull’onda della rivoluzione che diede origine all’URSS, la città fu teatro di una serie di occupazioni e manifestazioni di rivendicazione dei diritti dei lavoratori. Durante il periodo fascista la città subì delle modifiche facilmente visibili ancora oggi: Via Roma venne ricostruita con i portici nello stile dell’epoca, alle spalle di Piazza Castello è inoltre ancora visibile la Torre Littoria, edificata in questo periodo e a questi anni risale anche Mirafiori. Nel 1939 Mussolini in persona, accolto tiepidamente dai lavoratori, inaugurò il nuovo stabilimento. Nel 1943 la città fu teatro di scioperi ad oltranza, subì i bombardamenti Alleati e dopo la caduta di Mussolini la città fu in mano ai tedeschi e teatro della Guerra Civile che si protrasse per tutto il 1944, tra i luoghi simbolo di questo periodo ricordiamo il Poligono del Martinetto, ancora oggi visibile, luogo di molte esecuzioni da parte dei Tedeschi e il Colle del Lys teatro di un’aspra battaglia tra tedeschi e partigiani.
Dal dopoguerra ad oggi
Il destino di Torino è stato sempre legato alla sua anima industriale, dalla ricostruzione al boom economico degli anni ’60, alle lotte per la concessione dello Statuto dei Lavoratori nel 1970 fino alla marcia dei 40000 che evidenzierà, negli anni ’80, la perdita di potere delle sigle sindacali, Torino è stata protagonista del destino produttivo del paese. Nel 2006 vi si sono svolte le Olimpiadi Invernali e in quell’occasione, grazie anche ai molti investimenti effettuati, la città riscopre una vocazione turistica sopita ma dalle enormi potenzialità che l’ha resa in questi ultimi anni una delle mete più apprezzate da visitatori italiani e stranieri.
Articolo precedente
Torino su due ruote dal 15 gennaio con i segway
Articolo successivo
Dialetto piemontese e modi di dire
Redazione TorinoFree.it
Articoli correlati
21 dicembre, il giorno più corto dell’anno (no, non è Santa Lucia)
Dicembre 21, 2024