Vercelli, esplodono gli anni Sessanta al Guggenheim di Vercelli
Da Redazione TorinoFree.it
Febbraio 26, 2013
Dopo l’esposizione dedicata lo scorso anno a Mirò, Mondrian e Calder, quest’anno approdano al Guggenheim di Vercelli oltre 50 capolavori dell‘arte europea e americana degli anni Sessanta del Novecento.
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Date e Orari
La mostra è aperta dal 09 Febbraio 2013 al 12 Maggio 2013
Apertura: dal lunedì al venerdì dalle 08 alle 19; sabato e festivi dalle 10 alle 20.
Tariffe
Intero comprensivo di audioguida: € 9,00
Ridotto comprensivo di audioguida: € 7,00
Ridotto comprensivo di audio guida con ticket musei cittadini: € 7,00
Gruppi feriali (lun-ven): € 6,00
Gruppi festivi (sab-dom): € 8,00
Scuole: € 4,00 (gratuito per nido/infanzia, a pagamento a partire dalla scuola primaria), gratuito fino a 2 docenti accompagnatori (compreso accompagnatore disabili)
Ingresso ridotto per: ragazzi dai 6 ai 12 anni, over 65; possessori di tessera ARCI, ACI, Touring Club, FAI, ATAP, biglietto partita Pallacanestro Biella
Ingresso gratuito per: disabili e accompagnatori, guide turistiche autorizzate, possessori Tessera Abbonamento Musei – Torino Piemonte Card, Torino + Piemonte Card Junior, e under 6.
Gruppi e scuole (min 12 max 25 persone)
Prenotazione obbligatoria
Informazioni
Per info, prenotazioni e visite guidate:
CoopCulture, Infoline: 848 690 570
la linea è attiva nei seguenti orari: da lunedì a venerdì 9.00-18.99 sabato 9.00-14.00
Avvertenze speciali
- ingresso vietato agli animali
- eventuali passeggini dovranno essere lasciati in custodia in biglietteria.
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I protagonisti indiscussi di questa straordinaria ed emozionante stagione sono Robert Rauschenberg, Jean Dubuffet, Cy Twombly, Frank Stella e Andy Warhol, quest’ultimo padre della Pop Art, presente in mostra con la celebre serie Fiori (Flowers) del 1964.
Tra le opere esposte, 13 lavori provengono direttamente dalla Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, recentemente acquistata dalla Collezione Peggy Guggenhaim e saranno presentati a Vercelli per la prima volta al di fuori del museo veneziano.
La mostra
L’intento della mostra è di dare al grande pubblico un’ampia visione del panorama artistico degli anni Sessanta, quale fondamentale momento di svolta della cultura artistica occidentale attraverso il confronto tra la scena creativa statunitense e quella europea. Un dialogo transoceanico tra capolavori assoluti, reso possibile dalla ricchezza delle Collezioni Guggenheim di Venezia e New York, che tra parallelismi e scambi di punti di vista permette di cogliere la maturazione di una nuova dimensione della cultura visiva.
Il 1964 è davvero un anno particolare. Si può affermare, senza ombra di dubbio, che sia l’anno del trionfo della Pop Art americana alla Biennale di Venezia, che vede assegnare a Robert Rauschenberg il Gran Premio per la Pittura, spostando definitivamente il fulcro del sistema artistico da Parigi a New York. Dopo nemmeno un anno dalla scomparsa per l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy a Dallas, il sogno americano s’infrange e attraverso le opere di Rauschenberg, con una freschezza inaudita, si testimonia l’inizio di un “nuovo” mondo, dove i media e la comunicazione rivestiranno un ruolo sempre più cruciale, influenzando ogni sfera creativa, dall’arte alla letteratura, passando per il cinema.
Il percorso museale è stato pensato, affinché gli ospiti possano confrontare tre momenti fondamentali che raccontano in modo precipuo l’arte in questi anni. Il primo è rappresentato dal superamento dell’arte informale verso nuovi segni e spazi, in cui materia e linguaggio divengono luoghi di una inedita sperimentazione: qui si confrontano artisti come Dubuffet, Antoni Tapies, Twombly e Mark Tobey.
In parallelo è presentata l’ipotesi di riduzione espressiva rappresentata dalle nuove indagini monocrome e spaziali, fondata sulla rarefazione compositiva, la ridefinizione della pittura nella sua stessa dimensionalità (ad esempio nell’impiego delle shaped canvas, tele sagomate), ed espressa da autori come Fontana, Enrico Castellani, Stella, Kenneth Noland, Morris Louis.
Il momento culminante della mostra è infine rappresentato dalla rivoluzione iconica e mediatica che porta a maturazione la nuova figurazione Pop, fondata sulla reinterpretazione e dissacrazione della tradizione visiva secondo le coordinate della comunicazione contemporanea: espressa da tendenze quali la Pop Art, e rappresentata da autori come Jasper Johns, Rauschenberg, Richard Hamilton, Roy Lichtenstein e Warhol.
Come arrivare
ARCA DI Vercelli
Ex Chiesa di San Marco
Piazza San Marco 1 – Vercelli
In treno
Da Milano Centrale (linea ferroviaria Milano – Torino) a Vercelli.
Dalla stazione FFSS (piazza Roma) percorrere via Galileo Ferraris fino a piazza San Marco (250 metri circa).
In auto
A4 Milano – Torino, innesto A26 a Biandrate, direzione Alessandria per uscita casello Vercelli Est (da Milano), seguire la strada regionale 143.
A4 Milano – Torino, innesto A26 a Santhià, direzione Alessandria per uscita casello Vercelli Ovest (da Torino), seguire la strada regionale 435.
Entrando in città seguire le indicazioni per la stazione ferroviaria (piazza Roma), nei pressi della quale è possibile parcheggiare
In autobus
Autolinee giornaliere collegano Vercelli con Biella, Alagna,
Varallo, Casale, Chivasso, Ivrea e Novara
Parcheggi
Viale Garibaldi, ingresso da via Viotti e Piazzale della stazione
ferroviaria
Bus cittadino
Linea 4 (anulare centro) passaggio ogni 15’ (fermata via Dante
Alighieri n. 95)
Radio Taxi
+39 0161.257722
Taxi Autisti Pubblici
Piazza Roma (stazione ferroviaria)
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