Accolti i selfie nei musei a Torino, la foto con l’opera d’arte diventa social
Da Redazione TorinoFree.it
Febbraio 14, 2014
Diversi musei a Torino permetteranno agli avventori i famosi “selfie” con le opere d’arte, a Palazzo Madama anche un pollice “I Like” da utilizzare nello scatto.
Il selfie arriva nei musei. Non solo quindi fenomeno di massa e leggero narcisismo dilagante, ma anche un modo per diffondere l’amore per l’arte sui social networks. I musei di Torino incoraggiano quindi le foto degli avventori con le opere d’arte, con diverse modalità a seconda del luogo.
Il più aperto ai nuovi strumenti di condivisione di fotografie è sicuramente Palazzo Madama, che ogni martedì del mese accoglie i fan della pagina Facebook permettendo loro di immortalarsi usando gli smartphone e i nuovi device, con tanto di sagoma di un pollice “I Like” in mano. Anche il Museo Egizio permette gli scatti di fronte alle statue degli imperatori, seppur con qualche limitazione ovvero senza flash e solo per uso personale.
La Fondazione Torino Musei incoraggia quindi la partecipazione nei suoi musei, da circa 10 anni infatti sono stati istituiti workshop e seminari sul come immortalare le opere esposte, renderle proprie e viverle in maniera attiva. Non è così fortunato chi visita le mostre temporanee (come la fortunatissima mostra su Renoir) per accordi presi in precedenza in sede di prestito al museo, foto invece ovviamente permesse al Museo del Cinema, dove un permesso scritto è richiesto solo per chi si presenta con l’attrezzatura ovvero grandangolo e cavalletto.
Non sono ancora così di larghe vedute il Polo Reale e i musei statali in cui è ancora vietatissimo fare foto, compresi Palazzo Reale e Galleria Sabauda. Un approccio diverso invece per il Museo del Risorgimento, che richiede un contributo di 2 euro per la foto e di 3 euro per il video, che saranno utilizzati per piccoli lavori di conservazione delle opere.
Le leggi sono ancora da rivedere, soprattutto quelle stilate prima dell’avvento delle nuove tecnologie come le conosciamo oggi, poi c’è un discorso più culturale che può stimolare la discussione, ovvero quanto il selfie selvaggio con le opere d’arte sia considerato un valore aggiunto. Da poco l’arte comunque è entrata con successo a far parte della quotidianità dei social, la pagina Se i quadri avessero Instagram ha avuto un successo senza precedenti, come quella Se i quadri potessero parlare, che nel nostro Paese è altrettanto amata.
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