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Juventus, esonero Thiago Motta: nella storia bianconera 8 allenatori andati via a stagione in corso

Da Gianluca Rini

Marzo 24, 2025

Juventus, esonero Thiago Motta: nella storia bianconera 8 allenatori andati via a stagione in corso

Negli ultimi giorni sono circolate diverse voci sull’imminente arrivo di un nuovo tecnico sulla panchina bianconera. Prima si è accennato a Roberto Mancini, poi si è diffusa la voce di un accordo con Igor Tudor. Alla fine, la Juventus ha deciso di sollevare Thiago Motta dall’incarico, affidandosi proprio a Tudor per concludere la stagione.

Restano nove partite, con l’obiettivo di assicurarsi la partecipazione alla prossima Champions League e cercando di evitare qualsiasi passo falso. È stato firmato un ingaggio a brevissimo termine, di soli due mesi, che mostra come il club cerchi una rapida sterzata.

Gli osservatori di calcio sanno bene che, nella storia della squadra, non è abituale congedare un allenatore prima del termine di un campionato. Spesso si è scelto di aspettare la fine dell’annata, malgrado risultati non in linea con le aspettative iniziali. Eppure, se si ripercorrono alcune tappe del passato, si scopre che in almeno otto circostanze si è preferito cambiare rotta mentre la stagione era ancora in pieno svolgimento. Ecco chi sono i tecnici che hanno vissuto questo scenario e come si sono concluse le annate in questione.

Sandro Puppo

Negli anni Cinquanta, la dirigenza decise di sollevare dall’incarico Sandro Puppo, a cinque giornate dal termine del campionato del 1957. La squadra era pericolosamente vicina alla zona retrocessione, e il tecnico, con un passato in Cina e una formazione di livello, non riuscì a raggiungere gli obiettivi desiderati. Il suo lavoro puntava molto sui giovani, ma la situazione di classifica lo penalizzò. Dopo l’addio, la squadra si risollevò, pur senza raggiungere traguardi di grande spessore in quella stagione.

Ljubisa Brocic

Nato in Jugoslavia, Ljubisa Brocic si propose alla società bianconera attraverso una lettera, riuscendo poi a conquistare uno Scudetto che restò nella memoria collettiva. Il rapporto, però, si ruppe a novembre dell’anno successivo, con il suo passaggio a un ruolo più marginale. Pur senza il suo pieno coinvolgimento in panchina, la Juventus concluse il campionato 1958/59 al quarto posto, alle spalle di Milan, Fiorentina e Inter.

Paulo Amaral

L’allenatore brasiliano, che arrivò a Torino nei primi anni Sessanta, portava in dote una reputazione di innovatore nel sistema difensivo, grazie alle esperienze da preparatore del Brasile campione del mondo. Il suo contributo spinse la Juventus a conquistare la cosiddetta Coppa delle Alpi, ma in seguito si moltiplicarono le critiche riguardo a un atteggiamento considerato troppo prudente. Paulo Amaral non gradì le accuse e ebbe contrasti con la società. Il timone passò a Eraldo Monzeglio prima, ed Ercole Rabitti poi, e il club chiuse la stagione in una posizione di rincalzo rispetto alle prime in classifica.

Luis Carniglia

Nell’ottobre del 1969, il tecnico argentino Luis Carniglia si vide recapitare l’esonero dopo sole sei partite, con una serie negativa di una vittoria, due pareggi e tre sconfitte. Carniglia era noto per i suoi modi schietti e per dichiarazioni piuttosto colorite sui difensori che reputava poco adatti al suo stile. Ercole Rabitti subentrò ancora una volta, portando la squadra a un terzo posto alle spalle di Cagliari e Inter. Molto tempo dopo, Carniglia ricordò con serenità la sua esperienza a Torino, affermando di non avere rimpianti legati al suo percorso professionale.

Marcello Lippi

Nel febbraio del 1999, Marcello Lippi rassegnò le dimissioni dopo una sconfitta casalinga contro il Parma. Spiegò di aver dato ogni energia possibile a una rosa che considerava mentalmente fragile e si assunse personalmente tutte le responsabilità. La notizia di un suo accordo con l’Inter e la presenza di alcuni giocatori che avrebbero potuto seguirlo alimentarono un clima pesante. Con Lippi che scelse di farsi da parte, arrivò Carlo Ancelotti, e la squadra terminò il campionato al settimo posto.

Claudio Ranieri

La stagione 2008/09 vide l’eliminazione della Juventus dalla Champions League e dalla Coppa Italia, seguita da un periodo negativo in campionato contrassegnato da una serie di risultati deludenti. Il club prese la decisione di concludere il rapporto con Claudio Ranieri a due giornate dal termine, temendo il rischio di non piazzarsi tra le prime tre posizioni e di perdere la qualificazione europea. Il tecnico romano ha in seguito raccontato che alla base del congedo ci sarebbero stati contrasti insanabili in ambito di mercato. Fu sostituito da Ciro Ferrara, che riuscì a conquistare il secondo posto.

Ciro Ferrara

Nel gennaio 2010, Ciro Ferrara dovette lasciare il comando dopo una sconfitta in Coppa Italia contro l’Inter, la nona partita persa nelle ultime 12. Il comunicato parlò di un suo “sollevamento dall’incarico”, lasciando aperta la possibilità di un diverso ruolo all’interno della società. Alberto Zaccheroni prese le redini dalla ventiduesima giornata in avanti, conducendo la Juventus a un piazzamento finale al settimo posto. Ferrara, prima di quel capitolo, era stato vice di Marcello Lippi in Nazionale e aveva scelto di tornare a Torino per rincorrere un sogno a cui teneva moltissimo, vale a dire guidare il club della sua città adottiva.

Massimiliano Allegri

L’esonero di Massimiliano Allegri è avvenuto nel 2024. Si è interrotto il sodalizio iniziato nel 2014, ripreso nel 2021 e terminato dopo le ultime tre stagioni, culminate con la finale di Coppa Italia. Il comunicato portava la data del 17 maggio 2024 ed è stato diffuso due giorni dopo la vittoria della Coppa contro l’Atalanta e a due turni dalla conclusione del campionato.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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