Progetto Prisma a Torino: un’avventura scientifica alla ricerca di meteoriti
Da Gianluca Rini
Novembre 29, 2024

A Torino, tra i suggestivi contrasti tra edifici storici e innovazioni moderne, si sta svolgendo un’avventura scientifica particolare: la caccia ai meteoriti. Questi elementi sono veri e propri testimoni della storia dell’universo. A guidare questa affascinante ricerca è il Progetto Prisma, rete che si occupa di monitorare i frammenti celesti, con il coordinamento dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
La Rete Prisma: un sistema di monitoraggio all’avanguardia
Il Progetto Prisma, presentato al Barcamp di Astronomia 2024 a Torino, è stato spiegato in tutti i dettagli dall’astrofisico Daniele Gardiol, responsabile dell’Osservatorio INAF a Pino Torinese. Gardiol, che ha un ruolo centrale in molte attività di ricerca e coordina la rete Prisma, ha descritto l’obiettivo principale del progetto: tenere sotto controllo la caduta dei meteoriti, frammenti di rocce spaziali che resistono all’attrito atmosferico e raggiungono il suolo.
Gardiol ha inoltre spiegato come, sebbene la probabilità che colpiscano persone sia quasi inesistente, questi bolidi possano comunque provocare danni materiali, come avvenuto recentemente in Basilicata.
Il Progetto Prisma sfrutta una rete di telecamere dislocate in diversi punti per monitorare le meteore e tracciarne le orbite. Grazie a questo sistema è possibile non solo prevedere la loro caduta, ma anche studiarne la composizione.
Secondo Gardiol, ad oggi sono circa 70mila le meteoriti identificate e recuperate, un numero che mette in evidenza quanto sia importante saper riconoscere questi oggetti. Il primo ritrovamento ufficialmente catalogato risale al 1959, in Cecoslovacchia, ma è probabile che milioni di altri frammenti siano giunti sulla Terra senza essere mai riconosciuti.
Per ridurre questa distanza tra il cielo e la conoscenza comune, il Progetto Prisma ha lanciato corsi aperti al pubblico per imparare a identificare le meteoriti. Le meteoriti hanno caratteristiche specifiche, come la superficie liscia e levigata causata dal passaggio attraverso l’atmosfera. Alcune di queste pietre contengono perfino frammenti della luna o di Marte, derivanti da impatti devastanti che hanno colpito quei corpi celesti.
L’iniziativa Sentinelle del Cielo
Nel quadro del Progetto Prisma è stata lanciata anche l’iniziativa Sentinelle del Cielo, che propone seminari e corsi in tutta Italia per coinvolgere sempre più persone in questa ricerca affascinante. Il prossimo appuntamento è fissato per il 30 novembre, presso l’Osservatorio Astronomico Val Pellice, in provincia di Torino. L’evento è organizzato dall’INAF con il supporto della Fondazione CRT e sarà accessibile gratuitamente, previa iscrizione.
La storia insegna che riconoscere un meteorite può diventare un’esperienza incredibile. Nel 1988, per esempio, un meteorite attraversò il tetto di un capannone della Thales Alenia di Corso Marche e fu identificato immediatamente da esperti e astrofili presenti.
Gardiol ha concluso che avere tra le mani una pietra vecchia di miliardi di anni significa entrare in contatto diretto con le origini dell’universo. Grazie al Progetto Prisma, Torino si conferma come centro nevralgico nella ricerca e nel monitoraggio dei meteoriti, mettendo insieme scienza, tecnologia e passione per l’osservazione del cielo.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.