“Life Minnow”: il nuovo progetto di UniTo per salvare i pesci del Po
Da Bruno Santini
Novembre 22, 2022
Finanziato dal programma dell’Unione Europea Life Natura 2021-2027,il nuovo progetto Life Minnow è stato presentato dal Dipartimento di scienze della vita e biologia dei sistemi dell’Università di Torino. Il progetto in questione permetterà di salvaguardare i pesci del Po, oltre che di impedire il declino di sei diverse specie di pesci presenti all’interno del fiume. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito del progetto messo a punto dall’università di Torino per salvaguardare l’habitat dei fiumi e la biodiversità.
Tutte le informazioni sul progetto Life Minnow di UniTo
Il progetto Life Minnow ha presentato, nell’Aula de Filippi del Dipartimento di scienze della vita e biologia dei sistemi dell’Università di Torino, rappresenta sicuramente una grande opportunità in tema di biodiversità, soprattutto per la salvaguardia degli Habitat naturali e degli ecosistemi presenti all’interno del fiume Po. Sei diverse specie di pesci sono, infatti, in via di estinzione, in virtù degli effetti negativi del cambiamento climatico e dell’azione dell’uomo. Il progetto in questione permetterà di salvaguardare queste specie.
UniTo ha potuto collaborare con Istituto Delta Ecologia Applicata, Città Metropolitana di Torino, Politecnico di Torino, Provincia di Cuneo, Provincia di Vercelli, Ente di Gestione delle Aree protette del Po Piemontese, Provincia di Alessandria.
Le azioni previste dal progetto Life Minnow per salvaguardare la biodiversità
Nel concreto, il progetto Life Minnow si svolge attraverso alcune azioni che permetteranno di rimuovere i principali fattori di minaccia per i pesci che abitano all’interno del Po. In particolar modo, tramite il progetto sarà possibile giungere alla rimozione di 17 barriere, permettendo il più semplice passaggio dei pesci all’interno delle acque, oltre che il ripopolamento delle sei specie in corsi d’acqua che si trovano in numero esiguo o, addirittura, in via di estinzione. Inoltre, sarà stabilita anche una nuova filiera della mangimistica, attraverso la quale sarà possibile recuperare biomassa dalle cotture degli alloctoni, in modo da garantire migliori condizioni ambientali e di sostenibilità degli animali presenti all’interno del fiume.
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Bruno Santini
Bruno Santini, 21 anni di Aversa (CE). Studente di marketing e scienze della comunicazione presso l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, già copywriter e articolista presso Wolf Agency di Moncalieri (TO) . Amante di attualità, cinema e musica, oltre che di ogni componente culturale insita in ogni paese.
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