Via libera dal Consiglio regionale alla programmazione dei fondi europei 2021-2027
Da Alberto Garbarino
Settembre 07, 2021
Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il Documento Strategico Unitario della Regione per la programmazione dei fondi europei 2021-2027. Il provvedimento, messo a punto dall’assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano, definisce le direttrici prioritarie di intervento per lo sviluppo del Piemonte. Obiettivo, sfruttare nel modo migliore le risorse della programmazione Ue.
Approvato all’unanimità dei votanti (28 sì e 16 non partecipanti), si tratta di un documento di 149 pagine che disegna le linee strategiche della Regione nei prossimi anni. “Le linee di indirizzo contenute definiscono le direttrici prioritarie di intervento per lo sviluppo del Piemonte nel prossimo decennio e costituiscono il perimetro strategico entro cui utilizzare al meglio le risorse della programmazione europea 2021-2027”. Secondo il Pd la finalità precipua della Regione è proprio quella della programmazione: su Sanità, trasporti, fondi europei. Sinora questa Giunta non ha dato una grande prova nella programmazione strategica. Il nostro sarà voto non sarà contrario ma di presenza, perché per esempio riscontriamo una totale mancanza di politiche per i migranti e i rom.
Per il capogruppo di Fdi, c’è una programmazione di ampio respiro e a medio termine. Questa, ha spiegato, è una grande occasione e i sindaci potranno essere attori protagonisti di tale piano strategico. Anche le Province devono essere coinvolte: in molte parti del Piemonte Torino è lontana, dobbiamo decentrare.
Questo documento pluriennale, ha spiegato la Lega nel suo intervento, ci permette di programmare l’uscita dalla crisi. Già prima della pandemia l’economia del Piemonte era in difficoltà, ulteriormente aggravata dai lockdown. Alcuni punti cardine del piano come l’ambiente, il clima, l’economia circolare, ci fanno dire che siamo sulla strada giusta. “Ora la priorità è quella di fare squadra e rete, così come è stato fatto durante il percorso che ha portato il Dsu in aula, confrontandosi in tutte le province con i vari interlocutori e gli stakeholders che hanno fornito idee e contributi. Un dibattito che ha fissato alcuni cardini, come quello della bioeconomia e dell’economia circolare, che dimostrano come il Piemonte sia sulla strada giusta per mettere le aziende nelle migliori condizioni per fare impresa. E non solo sul fronte dell’infrastrutturazione fisica, ma anche su quello di un’essenziale infrastrutturazione digitale, superando la divisione tra chi può fare per davvero rete e chi ancora non può accedere a una connessione veloce. Un gap che il Piemonte non può più permettersi”.
A parere del Movimento 5 stelle dobbiamo puntare sulle risorse rinnovabili. In Piemonte abbiamo molti invasi per l’energia idroelettrica, ma dobbiamo anche investire nel comparto fotovoltaico ed eolico.
Nella prima seduta dopo la pausa estiva, il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità il programma regionale per la ricerca 2020-2021-2022 dell’Ires, l’Istituto di ricerche della Regione.
Le relativa delibera, illustrata dall’assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano, prevede che l’attività dell’ente sia finanziata con contributi per circa 4 milioni e mezzo di euro per ciascuno dei tre anni. Le forze politiche hanno sottolineato in modo bipartisan l’importanza dell’ente di ricerca. Per la maggioranza di centrodestra, il capogruppo Fdi Paolo Bongioanni ha definito l’Ires “uno strumento fondamentale per la Regione, mirato a costruire una politica buona e seria, in modo da non affidarsi a ricerche improvvisate”. Dello stesso avviso il capogruppo Fi Paolo Ruzzola, che ha citato Luigi Einaudi a proposito del ‘prima conoscere per poi deliberare’.
I consiglieri di opposizione, annunciando il voto a favore delle rispettive forze politiche, hanno però richiamato i colleghi della maggioranza a “non tenere in considerazione solo i risultati delle ricerche che vanno nelle direzioni da voi auspicate”. L’esponente Pd Diego Sarno ha fatto l’esempio della nuova legge sul gioco d’azzardo, approvata prima dell’estate, perché “su quel tema – ha rimarcato Sarno – Ires diceva parole contrarie alla legge che voi avete approvato”.
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Alberto Garbarino
Alberto Garbarino, 30 anni di Genova (GE) , Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Genova, Redattore presso Wolf Agency di Monalieri (To). Amo lo sport , il cinema e l'attulità.
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