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Torino: la protesta di precari e insegnanti davanti al municipio

Da Nunzia Cipolletta

Aprile 18, 2023

Torino: la protesta di precari e insegnanti davanti al municipio

Proteste di precari e insegnanti davanti al Municipio di Torino, si contesta l’accordo del 2006 e si chiedono nuove assunzioni e modifiche degli orari di lavoro per le maestre e i maestri della scuola dell’infanzia.

Torino: la protesta di precari e insegnanti davanti al municipio

I lavoratori precari e gli insegnanti delle scuole dell’infanzia si sono riuniti davanti al municipio di Torino per protestare. La mobilitazione è stata gestita da Cgil, Cisl, Uil, Cub e Csa, che hanno altresì indetto lo sciopero a cui hanno aderito in molti.

Per fare alcuni numeri: circa 4 su 10 scuole dell’infanzia sono rimaste chiuse per l’adesione allo sciopero, mentre molte altre hanno operato con orari e classi ridotte. Per quanto riguarda i lavoratori precari, hanno aderito circa il 65% di essi.

La richiesta principale su cui si è incentrato lo sciopero riguarda la modifica dell’accordo del 2006. Nello specifico, gli insegnanti chiedono il ripristino delle 26 ore anziché le 30 attuali, poiché – come spiega Tiziana Tripodi di Cisl Fp Torino: “con 30 ore manca la flessibilità e succede che i bimbi vengano smistati in altre classi. Felici per l’adesione nonostante l’ostruzionismo: sono circolati dei fogli per chiedere chi partecipava”.

Le parole chiave della protesta sono state “stabilizzare e assumere”, non soltanto nuovi educatori ma anche altre figure fondamentali per il corretto funzionamento della scuola. In piazza sono scese anche numerose famiglie dei bambini.

L’intervento delle assessore Salerno, Favaro e Pentenero

Le assessore comunali hanno preso atto della protesta in atto e sono intervenute per cercare un punto di incontro.

Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione, ha dichiarato: “Con le 30 ore settimanali si hanno 9 ore in più di compresenza ogni settimana e abbiamo aggiunto due persone per plesso. Sulle altre sollecitazioni c’è massima apertura, le 30 ore si inserivano in un progetto che prevede anche assunzioni e stabilizzazioni. La proposta d’accordo che avevamo non si è conclusa positivamente e c’è stata la fine del percorso ma siamo disposti a sederci e ragionare per il bene dei servizi educativi.

Michela Favaro, vicesindaca e assessora al Personale, ha invece spiegato: “Nel 2022 sono state assunte 100 persone solo nei servizi educativi e altrettante nel 2023, con un ingresso in servizio di 200 nuove risorse nelle scuole. Queste assunzioni stanno consentendo l’esaurimento di tutte le graduatorie esistenti, con un passo importante di stabilizzazione del personale”.

Infine, l’assessora al Lavoro Gianna Pentenero, ha concluso: “Per dieci anni il Comune ha avuto un blocco delle assunzioni. Ora che la situazione del deficit migliora abbiamo potuto fare concorsi e stiamo cercando di mettere mano alla situazione.

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Nunzia Cipolletta

Laureata in Comunicazione. Interessata alla politica e alla società. Amante di Musica, Cinema, Arte e Letteratura.

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