Torino: nel 2022 distribuiti gratis 285mila assorbenti alle donne

Le organizzazioni no-profit degli Snodi si sono mobilitate per la distribuzione gratuita di assorbenti alle donne in difficoltà. “Il ciclo non è un lusso”, sostiene la consigliera comunale Elena Apollonio.

Distribuiti gratuitamente 285mila assorbenti alle donne in difficoltà

Gli assorbenti non sono considerati beni di prima necessità, e in quanto beni di lusso sono tassati al 10% e il costo non è sempre sostenibile, soprattutto per le donne in difficoltà economica. Torino ha cercato di risolvere il problema attraverso una collaborazione tra la Divisione Servizi Sociali e il Banco Farmaceutico della rete Torino Solidale.

Il Banco Farmaceutico ha fornito fino ad oggi 14.976 pacchi di assorbenti da 9 ciascuno per un totale di 134.784 pezzi, entro fine anno fornirà altri 16.680 confezioni, che equivalgono ad ulteriori 150.120 pezzi, in modo da coprire interamente la richiesta di 31.656 pacchi (284.904 pezzi), avanzata dagli Snodi.

L’iniziativa torinese va in soccorso a tutte le donne che mensilmente non sono nelle condizioni economiche di sostenere i costi degli assorbenti. Sebbene un pacco di assorbenti, tassato come bene di lusso, costi 4 euro, è la somma a fare il totale. Infatti, si calcola che ogni donna in media abbia le mestruazioni per 40 anni, per un totale di 520 cicli e un consumo stimato di assorbenti pari a circa 12mila unità pro capite.

L’intervento della consigliera comunale Elena Apollonio sulla questione

Questa mattina, giovedì 27 ottobre, il problema è stato portato all’attenzione del Consiglio Comunale dalla consigliera di DemoS Elena Apollonio, durante la seduta della commissione pari opportunità del Comune di Torino.

Presenti solo donne, a prova del fatto che la questione mestruazioni viene considerata un problema esclusivamente femminile, ma la realtà dei fatti è un’altra: “Il problema politico sta nel fatto che il ciclo è oggetto di tabù e genera discriminazioni sul lavoro, nella scuola, nello sport“, dichiara Apollonio.

“Eliminiamo le differenze. Il ciclo non è un lusso, ma qualcosa che fa parte della salute riproduttiva della donna. Questo soprattutto per le fasce più fragili che non hanno accesso ai dispositivi sanitari necessari. C’è il tema della povertà: chi è in situazione di fragilità deve affrontare una spesa che può avere un impatto economico importante e di cui si deve tenere conto. Sarebbe un segnale importante la distribuzione gratuita a scuola e alla fasce deboli della popolazione con un accesso facile e immediato”, sostiene la consigliera DemoS.

Apollonio ha affrontato anche il tema dei dolori da ciclo: “Ci sono donne che durante il periodo mestruale hanno dolori molto forti, il fatto che si assentino dal lavoro in condizioni di particolare difficoltà è un tema che va affrontato perché erode giorni di malattia con conseguenze economiche rilevanti. Stesso per le ragazze che vanno a scuola o che praticano discipline sportive a livelli agonistici”.

Altre proposte avanzate in Consiglio Comunale dalle donne presenti

Sara Diena (Sinistra Ecologista) ha proposto di coinvolgere nell’iniziativa anche altri Comuni per sensibilizzare maggiormente il Governo.

Ludovica Cioria (Partito Democratico) ha sottolineato l’importanza di intervenire in un momento economico tanto difficile.

Valentina Sganga (Movimento 5 Stelle) ha portato l’attenzione delle presenti sull’importanza della questione del congedo mestruale, punto sostenuto anche da Elena Apollonio.

Ivana Garione (Noi Moderati) ha sostenuto la necessità di coinvolgere anche il Servizio Sanitario Nazionale per la distribuzione gratuita dei prodotti necessari a chi è in difficoltà.

In generale, un obiettivo comune è portare la questione mestruazioni, con annessi assorbenti e congedi, all’attenzione del Governo, per ottenere quantomeno una riduzione dell’iva sul costo dei prodotti, che lungi dall’essere di lusso, sono anzi beni di prima necessità.