Tav, dopo 5 anni riparte la progettazione della tratta italiana. “Soddisfatta” la Regione Piemonte
Da Alberto Garbarino
Maggio 06, 2022
Riparte ufficialmente, dopo 5 anni di inerzia la progettazione della tratta italiana della TAV Torino-Lione. Esprimono soddisfazione il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Marco Gabusi, per l’ordinanza firmata ieri dal commissario straordinario di governo per la Tratta italiana della Torino- Lione Calogero Mauceri, con la quale si autorizza RFI a sviluppare il progetto definitivo della nuova linea “Avigliana-Orbassano” e degli interventi di adeguamento dello scalo di Orbassano.
L’attuale amministrazione regionale ha sostenuto fin dal suo insediamento la necessità del commissariamento dell’opera, grazie alla quale oggi si può finalmente ripartire con la progettazione in Italia nella piena consapevolezza, come sottolineano il governatore del Piemonte e il suo Assessore alle Infrastrutture, che la Tav sia un’infrastruttura indispensabile affinché il Piemonte possa cogliere le opportunità offerte dal traffico merci del nuovo collegamento ferroviario e Sito Interporto di Orbassano possa diventare il principale scalo logistico del Nord Ovest.
Il Presidente e l’Assessore ringraziano il commissario Mauceri perché con questo atto ha indicato la strada lungo la quale tutti gli attori devono ora lavorare per raggiungere l’obiettivo di una rapida realizzazione della tratta italiana del collegamento Tav.
“Lungo il percorso della Tav passa il futuro del Piemonte. Per questo motivo l’inserimento dell’interporto SITO di Orbassano nella ZLS, ed ora la conferma del suo ruolo sulla tratta dell’Alta Velocità, sono la riprova della nostra volontà politica di fare dello snodo logistico del Capoluogo uno dei centri su cui si costruirà il Piemonte di domani”, ha dichiarato l’assessore alla Semplificazione della Regione Piemonte Maurizio Marrone.
Di parere opposto la Consigliera regionale del Movimento 4 Ottobre Francesca Frediani: “Crisi economica, emergenza climatica, pandemia e guerra hanno messo tutto in discussione. Tranne il TAV. Il partito delle Grandi Opere inutili non si ferma neanche in questo momento così difficile, con una guerra vicina al nostro territorio che da un momento all’altro potrebbe estendersi in modo devastante e con lo spettro della recessione che incombe su tutto il Paese. Giù le mani dalla Val di Susa e giù le mani dal nostro futuro!”.
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Alberto Garbarino
Alberto Garbarino, 30 anni di Genova (GE) , Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Genova, Redattore presso Wolf Agency di Monalieri (To). Amo lo sport , il cinema e l'attulità.
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