Sostenibilità energetica in Piemonte: in crescita le rinnovabili, diminuiscono i consumi
Da Gianluca Rini
Marzo 17, 2025

Il Piemonte si sta distinguendo per un percorso costante volto a contenere i consumi di energia e limitare la produzione di anidride carbonica. Un nuovo documento statistico, aggiornato con dati relativi al biennio 2022-2023, evidenzia risultati incoraggianti in termini di efficienza e impiego di fonti dal minore impatto.
Il calo dei consumi energetici e la contrazione delle emissioni
Il consumo finale di energia nel 2022 ha raggiunto il minimo di tutta la serie storica a partire dal 2010, fermandosi a 9.057 ktep, contro i 11.009 ktep registrati dodici anni prima. Questo traguardo riflette la diminuzione in tre ambiti fondamentali: produzione industriale, trasporti e ambito civile.
La tendenza al risparmio energetico risulta ancora più evidente analizzando l’utilizzo di energia elettrica nel 2023, con un totale di 22,6 TWh e una flessione significativa rispetto alla fase pre-pandemica.
Circa la metà di questo consumo è riconducibile alle realtà industriali (50,1%), mentre il terziario supera di poco il 29% e l’area domestica si assesta al 18,9%. Negli ambienti domestici, tra l’altro, si registra il valore più contenuto mai osservato negli ultimi anni, grazie a interventi di miglioramento tecnologico e a nuovi comportamenti virtuosi da parte della cittadinanza.
Anche l’adozione di sistemi led per l’illuminazione pubblica ha consentito un taglio fino al 27% rispetto a quanto rilevato nel 2015. Le strategie rivolte a una minore dipendenza dai combustibili fossili si sono concretizzate ulteriormente con la riduzione del consumo di gas naturale, calato a 6,7 miliardi di Sm³.
Crescono le fonti alternative e il fotovoltaico
L’energia proveniente da fonti pulite si è assestata al 19,4% del consumo finale lordo, confermando un incremento costante rispetto al passato: nel 2012 era prossima al 16%, mentre nel 2016 si trovava intorno al 18,1%. Spicca soprattutto l’aumento della produzione fotovoltaica, cresciuta di circa il 14% rispetto all’anno precedente, segnale positivo di una maggiore propensione all’adozione di impianti solari.
Considerando la generazione netta di elettricità, le risorse rinnovabili raggiungono il 36% del totale, suddiviso in 22,2% da idroelettrico, 9,4% da fotovoltaico e una porzione restante derivata da biomassa di varia tipologia. Il rimanente 64% è garantito da centrali alimentate a gas naturale.
Dati incoraggianti sulla CO2
Un altro aspetto di grande rilievo consiste nella discesa delle emissioni di anidride carbonica connesse all’energia. Nel 2022, il Piemonte ha limitato queste emissioni a 23,6 milioni di tonnellate, segnando una diminuzione rispetto a valutazioni precedenti (26,5 milioni nel 2012 e 25,8 milioni nel 2016).
Questa traiettoria indica un impegno significativo verso metodi di produzione e consumo più consapevoli. La strada percorsa in Piemonte dimostra un desiderio concreto di orientarsi verso una gestione dell’energia che abbia ricadute positive sull’ambiente e sulla collettività.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.