Si è spenta Giovanna Borbonese, erede dell’azienda di borse in occhio di pernice, nate a Torino
Da Redazione TorinoFree.it
Agosto 12, 2019
Giovanna Borbonese era la figlia di Umberto, stilista torinese che negli anni Cinquanta lanciò il famoso marchio di borse.
Laureata in architettura, aveva iniziato a lavorare da ragazza nell’azienda del padre, da cui aveva ereditato il grande estro creativo e il gusto per il bello. A Torino ha gestito il negozio del marchio, famoso in tutto il mondo, sempre amato e frequentato dalle signore torinesi. Aveva 56 anni ed e’ morta ieri dopo una breve malattia. Negli ultimi anni si era occupata anche di arredamento e aveva disegnato una linea di cornici preziose e oggetti per la casa, nel suo negozio nel quartiere Crocetta.
La notizia della scomparsa di Giovanna è stata data dalla famiglia e la presidente dell’Ascom Maria Luisa Coppa ha voluto ricordarla sottolineando la “grande ammirazione per ciò che ha fatto. Si parla di un grande marchio capace di dare prestigio e valore alla città. Un marchio che è riuscito a superare i confini italiani con un look riconoscibile e riconosciuto ovunque. Quello di Borbonese è uno dei nomi che ha portato la nostra città nel mondo, da considerare quindi come un importante veicolo di promozione”.
La storica azienda venne avviata negli anni Dieci del Novecento, da Lucia Lorenzoni Ginestrone, una modista torinese, che prese in gestione in via Bogino, una bottega di gioielli e accessori realizzando e vendendo le proprie produzioni alle sartorie più famose di Torino.
Negli anni cinquanta il figlio Umberto Ginestrone e il socio Edoardo Calcagno affiancano la fondatrice nella gestione della boutique a cui viene dato il nome di Borbonese.
L’estro e la creatività di Umberto, portano in breve tempo all’aumento del raggio d’azione della griffe. Entra in contatto con il panorama degli artisti emergenti dell’epoca che l’introduzione di nuovi materiali e forme innovative per il gusto in voga nel periodo. Dagli anni sessanta alcune tra le maison di moda operanti a livello nazionale ed internazionale (Fendi, Valentino, Yves Saint Laurent) affidano proprio al marchio torinese Borbonese, la creazione di numerosi accessori a complemento delle loro collezioni.
Negli anni settanta, grazie al sodalizio tra Borbonese e la capacità artigianale dei fratelli Dario e Nino Rossi, titolari dell’azienda Redwall di Pianoro (Bo), inizia una solida collaborazione che consolida le radici di Borbonese inserendo il marchio in pianta stabile nell’olimpo del Made in Italy. Proprio a questi anni la nascita della texture “O.P.” (Occhio di Pernice), un particolare trattamento della pelle di agnello che ne mette in risalto la trama, il tessuto, restituendo un effetto micro-maculato, che diventerà il simbolo della maison.
Negli anni ottanta, grazie all’intervento dell’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, Umberto Ginestrone acquisisce nel cognome il nome Borbonese, potendosi così firmare Umberto Borbonese Ginestrone.
Nel 2013 Borbonese sceglie di diventare main sponsor della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, per la mostra Una passione per Jean Prouvé al Lingotto di Torino.
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