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Roberto Repole è cardinale: arriva la nomina per l’arcivescovo di Torino

Da Gianluca Rini

Dicembre 08, 2024

Roberto Repole è cardinale: arriva la nomina per l’arcivescovo di Torino

La città di Torino torna a respirare l’atmosfera della grande tradizione ecclesiale, accogliendo un volto giovane tra i ranghi dei più alti rappresentanti della Chiesa. Nella cornice della Basilica di San Pietro, la cerimonia del Concistoro ha portato alla nomina di una serie di nuovi cardinali, fra i quali emerge il nome di Roberto Repole, mente teologica raffinata, legato al territorio piemontese e già apprezzato per il suo percorso formativo e pastorale.

Un volto radicato nel territorio e nella ricerca teologica

Nato nel 1967, con origini familiari che intrecciano la Lucania paterna e la Sicilia materna, Repole è cresciuto tra Givoletto e Druento, luoghi in cui la sua vocazione ha iniziato a germogliare. Dopo il seminario, l’ordinazione presbiterale del 1992 lo ha indirizzato verso un cammino di intensa attività teologica.

Negli anni successivi, la dedizione allo studio e l’autorevolezza acquisita come presidente dell’Associazione dei teologi italiani lo hanno reso un punto di riferimento nell’ambiente accademico. La direzione della Facoltà teologica torinese ha poi consolidato la sua presenza culturale nel panorama ecclesiale.

Due anni fa, la chiamata di Papa Francesco lo ha posto alla guida dell’arcidiocesi di Torino e Susa, tracciando un itinerario che ora raggiunge un punto di svolta con l’assegnazione della porpora. A distanza di oltre due decenni dal cardinalato di Severino Poletto, Torino ritrova una figura che porta freschezza e rinnovamento, affiancandosi al missionario cuneese Giorgio Marengo nella schiera di coloro che rappresentano l’anima del territorio.

L’atmosfera della celebrazione, semplice e rigorosa, ha visto la concessione del sigillo, della zucchetta e del titolo “Gesù Divino Maestro alla Pineta Sacchetti” direttamente dal Pontefice.

Il messaggio di Papa Francesco e l’impegno nella comunità

Durante l’omelia, Papa Bergoglio ha richiamato il senso profondo del servizio ecclesiale, sottolineando come chi diventa cardinale debba agire da perno, da autentico cardine attorno a cui far ruotare solidarietà, attenzione per i più fragili e impegno verso l’umanità ferita.

Nei riferimenti ai grandi testimoni della fede – da Sant’Agostino a Paolo VI, passando per don Primo Mazzolari – il Pontefice ha ricordato che la strada di Gesù percorre sentieri concreti: curare chi soffre, sollevare le pietre che ostacolano la libertà e sciogliere catene che imprigionano.

Alla solenne celebrazione hanno partecipato figure istituzionali della città e della regione, dal sindaco Stefano Lo Russo al presidente Alberto Cirio, insieme a centinaia di fedeli, amici e collaboratori: presenze che testimoniano il legame stretto di Repole con la sua gente.

Al termine, nel tradizionale saluto di cortesia, il nuovo cardinale ha rivolto pensieri di gratitudine, ricordando che la sua missione intende essere segno concreto del Vangelo e dei valori che ne derivano. In questo nuovo ruolo, Torino può guardare con rinnovata fiducia verso il futuro della Chiesa locale, confortata da uno sguardo rivolto ai bisogni reali della comunità e alimentato da una profonda ispirazione pastorale.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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