Riciclo della plastica, Torino e il Piemonte protagonisti: 25 kg recuperati per ogni abitante
Da Gianluca Rini
Marzo 28, 2025

In Piemonte, il recupero della plastica rappresenta un sistema di riferimento che unisce efficienza, sostenibilità e opportunità di impiego. Aziende specializzate gestiscono ogni fase del percorso, partendo dalla raccolta differenziata fino alla creazione di nuovi oggetti.
Questo meccanismo supporta gli obiettivi ambientali stabiliti dall’Unione Europea, che puntano a eliminare il conferimento in discarica entro il 2030 e a favorire la circolazione di materie prime rigenerate. L’impegno condiviso da imprese e istituzioni ha permesso di creare un mercato virtuoso, capace di dare impulso all’industria locale e di offrire un contributo concreto alla tutela ambientale.
Un modello di valorizzazione della plastica in Piemonte
L’intera regione, grazie alla presenza di vari impianti e a un’organizzazione avanzata, si distingue per l’alto grado di riutilizzo dei rifiuti plastici. I centri di trattamento presenti in quest’area danno lavoro a numerose figure professionali, mentre la plastica riciclata viene distribuita nel Nord e oltre confine, confermando il ruolo di primo piano raggiunto.
Risultati significativi a Torino nel 2024
Nel capoluogo piemontese, le statistiche relative al 2024 evidenziano oltre 22.000 tonnellate di imballaggi in plastica raccolti, pari a circa 25,5 kg per persona. Eppure, non tutto ciò che viene differenziato può essere effettivamente reimmesso sul mercato: in base all’attenzione riservata alla corretta separazione dei rifiuti, la frazione recuperabile oscilla tra il 60% e il 90%.
Ciò che non rientra in questa quota viene smaltito attraverso l’inceneritore, dopo la cernita svolta presso i centri di smistamento. A Pianezza, per esempio, la struttura gestita da Amiat seleziona con cura ogni elemento prima dell’avvio alle successive destinazioni.
Il processo di selezione e recupero dei materiali
La plastica comprende diverse tipologie, ognuna con caratteristiche specifiche che richiedono trattamenti ad hoc. A Borgaro, sorge l’impianto Circular Plastic, considerato uno dei più grandi in Piemonte: dispone di 22 lettori ottici, capaci di suddividere i rifiuti in 24 flussi distinti, successivamente inviati a realtà specializzate che li trasformano in beni di uso comune.
Secondo quanto riferisce Mirko Tutino, responsabile del recupero materiali di Iren Ambiente, questo sistema permette di ricavare fino all’80% di plastica riutilizzabile, compresi i frammenti di dimensioni minime. I materiali definiti “non valorizzabili” trovano destinazione in altre lavorazioni: I.Blu, sempre del gruppo Iren e operativo nel Nord-Est, ricorre a questi scarti per ottenere asfalti oppure per fornire additivi nell’industria siderurgica.
Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.