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Primavera 2025 in Piemonte, temperature oltre la media e piogge variabili: tutte le previsioni

Da Gianluca Rini

Marzo 08, 2025

Primavera 2025 in Piemonte, temperature oltre la media e piogge variabili: tutte le previsioni

La bella stagione si avvicina e, quest’anno, la data ufficiale dell’equinozio di primavera cadrà il 20 marzo 2025. L’evento rappresenta il momento in cui il Sole si trova in posizione perpendicolare rispetto all’equatore, determinando una distribuzione simile delle ore di luce tra l’emisfero settentrionale e quello meridionale.

Il Piemonte, incorniciato da montagne, potrebbe sperimentare condizioni atmosferiche peculiari. Le analisi proposte dagli esperti delineano uno scenario che unisce valori termici superiori al consueto e incertezze sui fenomeni piovosi. Ecco un quadro più ampio sulle possibili tendenze primaverili nella regione, basato sulle osservazioni di Arpa Piemonte e sulle proiezioni meteo a lungo termine.

Inizio ufficiale e distribuzione della luce

La primavera astronomica non cade sempre nello stesso giorno e, in questa occasione, avrà il suo avvio il 20 marzo. In quel momento, il Sole risulterà allineato con l’equatore, generando una durata simile di ore di luce e di buio nelle varie parti del globo.

Questo passaggio segna l’arrivo progressivo di una stagione che molti attendono con impazienza, accompagnata da temperature in aumento, fioriture diffuse e condizioni meteorologiche variabili. La combinazione di fattori come la geografia del territorio e l’andamento delle correnti atmosferiche può dare luogo a situazioni imprevedibili, soprattutto in aree con caratteristiche particolari come il Piemonte.

Le tendenze climatiche secondo Arpa Piemonte

Arpa Piemonte anticipa una primavera con valori termici più elevati del normale, in particolare a marzo. Questa configurazione deriva da una presenza di alta pressione su una vasta porzione dell’Europa centrale, che favorisce cieli sereni e minori probabilità di pioggia.

Le previsioni indicano che, con il passare delle settimane, il rialzo termico potrebbe attenuarsi, lasciando spazio ad aprile e maggio leggermente più incerti sul fronte delle temperature e delle precipitazioni. Gli studiosi sottolineano che la transizione stagionale rende complessa qualsiasi stima, in special modo per un’area montuosa e variegata come il Piemonte.

Possibili fiocchi tardivi e stime di accumulo

Nei prossimi mesi, la neve non è da escludere del tutto, anche se appare meno probabile rispetto alle medie passate. Secondo le indicazioni di Arpa, si registra una tendenza a una diminuzione dei quantitativi di neve fresca, anche se le proiezioni sono meno affidabili durante questo cambio di stagione.

I rilievi piemontesi, trovandosi tra ambienti alpini e zone di pianura, manifestano spesso differenze significative nei fenomeni, complicando le valutazioni. Alcuni operatori del turismo invernale attendono di capire se possibili nevicate, anche di modesta entità, possano prolungare l’attività sciistica prima dell’arrivo delle condizioni tipicamente più miti del periodo primaverile.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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