Polveri sottili in Piemonte: come sono cambiati i dati sulla qualità dell’aria
Da Gianluca Rini
Gennaio 09, 2025
Arpa Piemonte evidenzia alcune tendenze relative alle polveri sottili misurate nel corso del 2024. Le cifre disponibili offrono uno spaccato utile sull’andamento del particolato PM10 e PM2,5. L’analisi è particolarmente rilevante poiché le concentrazioni osservate descrivono la qualità dell’aria in diverse località piemontesi, con dati che permettono un raffronto con gli anni precedenti.
L’andamento del PM10 nel 2024
La maggior parte dei punti di osservazione ha fatto registrare una concentrazione media annua di PM10 più contenuta o in linea con il 2023: i rilevatori automatici segnalano valori inferiori o analoghi in circa l’85% delle centraline, mentre il confronto con il 2022 mostra un calo generalizzato. L’obiettivo di riferimento stabilito dalla normativa, pari a 40 µg/m³ di media annuale, non è stato oltrepassato in nessun punto di misura, confermando la stessa tendenza già riscontrata nei sei anni precedenti.
Diverso, invece, il discorso sui picchi quotidiani superiori a 50 µg/m³ (soglia consentita al massimo per 35 giorni ogni anno). In molte postazioni si è rilevato un aumento di queste giornate rispetto a quelle registrate nel 2023. Otto centraline hanno superato il tetto stabilito. Solo due stazioni, invece, lo avevano oltrepassato l’anno precedente, mentre nel 2022 erano state 12 a sforare.
Il dato annuo più elevato per questa sostanza è pari a 33 µg/m³ e riguarda Settimo T. – Vivaldi e Vinovo – Volontari. Proprio a Settimo T. – Vivaldi si è raggiunto anche il massimo numero di giornate sopra la soglia giornaliera, con 69 superamenti a fronte dei 35 tollerati dalla legge.
Il PM2,5 e l’impatto dei festeggiamenti di inizio 2025
La soglia annua di riferimento per il PM2,5, pari a 25 µg/m³, è rimasta nei limiti in tutte le aree monitorate. Il confronto con il 2023 rivela valori minori o stabili nel 70% delle stazioni, mentre il paragone con il 2022 mostra un calo pressoché diffuso.
Un aspetto notevole riguarda la notte di Capodanno 2025: nella stazione di Torino – Lingotto, la rilevazione ha toccato i 174 µg/m³ e a Torino – Rubino si è arrivati a 143 µg/m³. Nell’area dell’agglomerato torinese si sono riscontrati altri episodi elevati, con un picco di 117 µg/m³ a Settimo T. – Torinese. Queste misurazioni sono importanti perché mostrano gli effetti dei festeggiamenti sulla qualità dell’aria in quella giornata specifica.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.