Maxi rete ciclabile a Torino: il progetto con 15 km di percorsi
Da Gianluca Rini
Gennaio 26, 2025
Torino sta tracciando una nuova rotta nella mobilità urbana, grazie a un ampio piano di piste ciclabili che ridisegnerà gli spostamenti cittadini. Con uno stanziamento di quattro milioni di euro provenienti dal PNRR, è in arrivo un sistema di 15 chilometri dedicato alle biciclette, capace di unire stazioni ferroviarie, snodi metropolitani e poli universitari. L’obiettivo è fornire a studenti, lavoratori e residenti un tragitto sostenibile, in grado di ridurre il traffico tradizionale e incoraggiare uno stile di vita attivo.
Una rete di collegamenti essenziali
Le nuove piste si estenderanno in punti chiave del tessuto urbano, creando percorsi sicuri e diretti verso principali aree di interesse. Sarà possibile passare dalla Stazione Porta Susa alle facoltà di Informatica e Scienze Motorie con facilità, così come raggiungere l’Ospedale Molinette partendo da Porta Nuova, attraversando via Nizza fino alla facoltà di Medicina. Anche l’area del Lingotto diventerà più accessibile: da lì si potrà arrivare alla Facoltà di Economia e, attraverso itinerari studiati, al Politecnico.
Nel progetto rientra pure la metropolitana di piazza Bengasi, con una pista che condurrà direttamente all’ateneo politecnico, mentre la stazione San Paolo si collegherà all’area di Grugliasco. Inoltre, dalla stazione Madonna di Campagna verranno proposti tracciati che percorrono arterie urbane come corso Bramante, corso Umbria e corso Tassoni.
I benefici per i cittadini
Lo schema ciclabile offrirà ai giovani universitari e a chiunque cerchi spostamenti più rapidi un’alternativa semplice da utilizzare. In questo modo, si alleggerirà il carico di traffico automobilistico, con conseguenze positive sulla qualità dell’aria e una sensibile riduzione del rumore in zona urbana. Saranno favoriti negozi e attività commerciali attorno ai nuovi tragitti, grazie a un potenziale incremento di visitatori su due ruote.
Le autorità cittadine prevedono l’adozione di zone con velocità moderata e sistemi semaforici intelligenti, così da sostenere la sicurezza di chi sceglierà di pedalare. È stata pensata persino la creazione di un comitato permanente, impegnato a verificare l’efficienza delle piste e a proporre eventuali miglioramenti.
Torino guarda all’Europa
Tra i protagonisti di questa trasformazione ci sono le università del territorio. Gli atenei locali promuoveranno iniziative rivolte all’uso quotidiano della bicicletta, incoraggiando gruppi di studio, seminari e ricerche in collaborazione con gli uffici comunali.
Alcune città europee come Amsterdam, Parigi e Copenaghen hanno mostrato che i mezzi a pedali possono davvero rivoluzionare i trasporti. Sulla stessa linea, il capoluogo piemontese punta a diventare un esempio di vivibilità e politiche ambientali all’avanguardia, regalando un modello interessante a chi cerca soluzioni sostenibili.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.