Maestra di Torino vittima di revenge porn: la decisione della Corte d’Appello
Da Nunzia Cipolletta
Febbraio 28, 2023
La Corte d’Appello di Torino conferma due condanne legate alla vicenda della maestra d’asilo vittima di revenge porn e costretta alle dimissioni.
Maestra di Torino vittima di revenge porn: la vicenda
Era il 2018 quando una giovane donna invia al suo fidanzato diverse foto e alcuni video intimi, con la raccomandazione di non diffonderli. L’uomo tradisce la fiducia della donna, infrangendo al contempo la legge e qualsiasi codice morale di comportamento, e decide di diffondere il materiale in una chat di gruppo con gli “amici del calcetto”.
A questo punto accade qualcosa di imprevisto: in una delle foto compare il nome della donna, che viene perciò identificata da uno degli uomini di questa chat come la maestra d’asilo della figlia.
Il padre di famiglia decide quindi di inoltrare ulteriormente il materiale intimo a sua moglie, la donna si mobilita immediatamente per assicurarsi che vengano presi provvedimenti. Sia chiaro: non a difesa della vittima di revenge porn ma contro di lei.
Entra a questo punto in scena la preside della scuola in cui la maestra insegnava ai bambini dell’asilo. La dirigente scolastica costringe la maestra alle dimissioni. In primo luogo riunisce il collegio docenti, durante il quale la maestra viene sottoposta ad una «gogna scolastica», come è stata definita durante la sentenza.
All’educatrice viene intimato che se non avesse dato le dimissioni di sua volontà, la preside l’avrebbe licenziata con ignominia, indicando il motivo del licenziamento e quello sarebbe stato per la giovane donna «un marchio», le disse: «Non troverai lavoro neanche a pulire i cessi di Porta Nuova. Avrai sempre un tatuaggio».
La maestra d’asilo decide quindi di dare le dimissioni, poi però ci ripensa. A questo punto la preside invia un messaggio vocale al corpo docenti, in cui afferma: «Dovete aiutarmi a farla sbagliare, così posso mandarla via. Vi prego, fatemi questo favore. Ce l’ho a morte con lei».
Inizia così il processo.
Revenge porn e colpevolizzazione della vittima: la sentenza della Corte d’Appello di Torino
A distanza di quasi cinque anni dalla vicenda che ha coinvolto un asilo di Torino, nonché colpevolizzato, diffamato e costretto alle dimissioni una vittima di revenge porn, arriva la sentenza della Corte d’Appello.
La preside dell’asilo, che ha sottoposto la vittima alla «gogna scolastica» è stata condannata a 13 mesi con le accuse di violenza privata e diffamazione.
Condannata ad un anno anche la donna che aveva portato la vicenda all’attenzione della scuola della figlia, per aver contribuito alla diffusione del materiale intimo.
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Nunzia Cipolletta
Laureata in Comunicazione. Interessata alla politica e alla società. Amante di Musica, Cinema, Arte e Letteratura.
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