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Liceo Cavour di Torino: Azione Studentesca protesta contro le misure pro-gender

Da Nunzia Cipolletta

Gennaio 21, 2023

Liceo Cavour di Torino: Azione Studentesca protesta contro le misure pro-gender

I militanti di Azione Studentesca Torino protestano contro le iniziative di sensibilizzazione rispetto all’identità di genere promosse dal Liceo Cavour.

Liceo Cavour di Torino: Azione Studentesca protesta contro le misure pro-gender

Azione Studentesca Torino è l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, la cui posizione politica rispetto all’identità di genere è nota agli elettori. In linea con il rifiuto del partito della cosiddetta “ideologia gender”, i giovani di Azione Studentesca hanno messo in atto una protesta contro le misure pro-gender implementate dal Liceo Cavour di Torino.

Il Liceo Cavour di Torino si impegna infatti in iniziative che intendono sensibilizzare i giovani sul rispetto dell’identità di genere, una misura in questo senso è l’implementazione di bagni neutri.

A questa iniziativa i militanti di Azione Studentesca Torino hanno risposto con uno striscione sul quale si legge: “Fuori il gender dalle scuole”.

Dichiarazioni di Azione Studentesca Torino e della Senatrice FdI Ambrogio

I giovani di Azione Studentesca Torino hanno motivato la loro protesta con queste dichiarazioni da parte di alcuni responsabili:

“Abbiamo voluto protestare contro l’implementazione dei bagni neutri, misura irrispettosa del decoro e dell’intelligenza degli studenti. Questa è solo l’ultima follia pro-gender promossa da questo istituto, un trend preoccupante che non può passare inosservato. Le teorie di genere non sono altro che un ulteriore strumento per sradicare l’identità e le radici dei giovani e distrarre gli studenti dai reali problemi che li affliggono. Queste iniziative ci troveranno sempre pronti a esprimere il nostro dissenso”

La Senatrice di Fratelli d’Italia, Paola Ambrogio, è intervenuta sulla questione affermando:

“Ritengo che si stia alzando eccessivamente il livello di confusione: i nostri ragazzi dovrebbero essere lasciati liberi di frequentare la scuola senza dover essere bersagliati da campagne di “sensibilizzazione” rispetto alle identità di genere

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Nunzia Cipolletta

Laureata in Comunicazione. Interessata alla politica e alla società. Amante di Musica, Cinema, Arte e Letteratura.

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