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Le arance del Carnevale di Ivrea diventano nuove risorse: compost ed energia rinnovabile

Da Gianluca Rini

Marzo 06, 2025

Le arance del Carnevale di Ivrea diventano nuove risorse: compost ed energia rinnovabile

Dopo i festeggiamenti che animano ogni anno le strade di Ivrea in occasione del Carnevale, il celebre rito della battaglia con le arance lascia dietro di sé una notevole quantità di agrumi. Questi frutti, simbolo della competizione e gettati senza sosta per tre giorni, non finiscono però in discarica. Al contrario, vengono raccolti con cura per un progetto che mira a trasformarli in risorse utili a tutta la comunità, con vantaggi concreti per l’ambiente e il territorio circostante.

Le fasi di raccolta e invio agli impianti

Le squadre di operatori, coordinate da Società Canavesana Servizi, si occupano di raccogliere i residui e di avviarli verso i siti specializzati. Tra questi, il Polo Ecologico di Acea Pinerolese ha scelto di accogliere gli agrumi per recuperarli in maniera intelligente.

Il progetto si basa sull’idea di convertire i resti in qualcosa di prezioso, evitando inutili sprechi. Alcuni viaggi dedicati collegano Ivrea a Pinerolo: si stima che arriveranno in totale circa 180 tonnellate di prodotto, grazie a sei spostamenti mirati. Al momento, ne sono già state trasferite circa 90 tonnellate, un volume significativo se si pensa alla breve durata dei festeggiamenti.

Trasformazione in compost, energia e biometano

La procedura di valorizzazione di questi scarti prevede un passaggio fondamentale: le arance, mescolate ad altri residui organici provenienti dalla raccolta differenziata, vengono sottoposte a vagliatura e triturazione. Successivamente entrano nei digestori, dove un insieme di batteri avvia la fermentazione in assenza di ossigeno.

Questo processo genera biogas, custodito in un apposito serbatoio, mentre il materiale residuo, detto digestato, prosegue verso un impianto di compostaggio per la fase aerobica. Da quest’ultima nasce un ammendante naturale, denominato Florawiva, molto apprezzato da agricoltori e vivai che lo usano per dare nuovo vigore al suolo.

Il biogas, a sua volta, viene purificato per produrre biometano, immesso direttamente nella rete nazionale, e per sviluppare energia elettrica e calore destinati al teleriscaldamento.

Una risorsa preziosa per il territorio

I vantaggi ottenuti da questo ciclo virtuoso sono molteplici: si riduce la quantità di rifiuti avviati alle discariche, si favorisce la produzione di compost di qualità e si genera energia da fonti rinnovabili. Grazie all’impegno delle realtà coinvolte, la storica battaglia di Ivrea non rimane soltanto una manifestazione folcloristica, ma diventa anche un’opportunità per creare nuovi prodotti riciclabili e ridurre gli scarti.

Il risultato finale è un modello da cui traggono beneficio tanto l’ambiente quanto i cittadini, confermando che la festività, oltre a riempire di colore la città, si rivela una occasione per sostenere scelte più responsabili nel recupero delle risorse.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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