Lavoro in nero: 53 mila euro di multa per bar e ristoranti a Torino

Risalgono all’inizio del mese di dicembre i controlli dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale Carabinieri di Torino volti a verificare il rispetto delle normative di alcune attività commerciali nel settore bar-ristorazione. I suddetti controlli sono stati indetti per accertarsi della regolare osservazione delle regole in materia di salute e sicurezza, nonché per una operazione di contrasto al fenomeno del lavoro nero.

I risultati dell’indagine

Ciò che è emerso dall’indagine dei carabinieri non è certo rassicurante: delle otto attività commerciali prese in esame, ben cinque sono risultate irregolari per l’impiego di lavoratori in nero. Di queste cinque attività, quattro hanno presentato ulteriori carenze sotto l’aspetto della sicurezza dei dipendenti. Inoltre i carabinieri hanno evidenziato, sempre in questi quattro locali, l’utilizzo senza autorizzazione di impianti audiovisivi.

Un dato rilevante: delle 25 posizioni lavorative considerate, ben 10 sono risultate non censite dai centri dell’impiego, e sono quindi da considerarsi in nero. Certamente questo è solo un piccolo campione, ma che è indice di quanto in Italia il lavoro in nero sia ancora estremamente diffuso.

I provvedimenti presi

Dopo questa ispezione dei carabinieri sono state assegnate delle multe per 53 mila euro complessivi e sono stati denunciati quattro datori di lavoro.

Inoltre, in tutti i locali incriminati, è stata disposata la sospensione dell’attività sino al ristabilirsi delle condizioni di sicurezza. La sospensione è prevista anche per le attività che impiegavano lavoratori in nero, revocabile soltanto in seguito all’inquadramento e alla regolarizzazione del personale sprovvisto di regolare assunzione.