L’apparecchio invisibile: l’estetica unita alla funzionalità
Da Redazione TorinoFree.it
Settembre 20, 2022
Il cambiamento e lo sguardo rivolto al futuro sono aspetti intrinseci dell’uomo, che plasmano ogni parte della sua esistenza e, attraverso le sue azioni, conducono a una mutazione della società in cui vive, nessun campo escluso. Come tutti i settori, anche quello dentale investe in tecniche e apparecchi che volgono lo sguardo al futuro, cercando di restare al passo coi tempi e soddisfare le esigenze del paziente, sempre in divenire e diversificate. La consapevolezza di doversi aggiornare con costanza e l’introduzione di nuove tecnologie digitali hanno permesso inoltre di abbattere le tempistiche delle terapie e di ottenere risultati ottimali. A cambiare rispetto a una volta l’approccio adottato durante le sedute: al centro viene messo il paziente, e non si tende più a portare semplicemente a termine il trattamento utilizzando metodi anche invasivi per i soggetti in cura, che possono generare fastidi o disagi anche a livello estetico come nel caso dell’apparecchio.
L’evoluzione dell’ortodonzia
Parlando con genitori o parenti più anziani che lo hanno indossato, i racconti legati a questo strumento sembrano quasi dell’orrore, perché più che apparecchi impiegati per portare benessere al paziente apparivano come veri e propri oggetti di “tortura”, fastidiosi e antiestetici. Non che in generale portare un apparecchio ortodontico faccia piacere, però i dispositivi impiegati un tempo avevano l’enorme svantaggio di non tenere conto dei fattori legati alla crescita perché frutto di scuole di pensiero e professionisti diversi da quelli operanti oggigiorno. Inoltre, non di rado i risultati ottenuti non volgevano in quelli desiderati, e anzi il rischio di creare effetti dannosi per il paziente erano spesso dietro l’angolo.
Tra le pratiche ortodontiche obsolete messe in atto per restituire un sorriso bello e sano anche l’estrazione di denti senza alcuna problematica con l’obiettivo di recuperare spazio per allineare gli altri, caduta in disuso nei tempi odierni perché si può raggiungere il risultato senza asportarli.
Inoltre è cambiato il pensiero dominante nei confronti degli strumenti utilizzati: non esistono più il baffo o la mentoniera, ma si cerca di impiegare apparecchi leggeri, meglio tollerati e meno fastidiosi per il paziente.
Apparecchi meno invasivi
Come accennato nell’introduzione, anche i cambiamenti apportati dall’uomo e la conseguente evoluzione della società possono determinare nuovi approcci e tecniche, e definire quali aspetti considerare più rilevanti in un preciso momento storico. Nel caso dell’ortodonzia, è indubbio che la componente estetica negli ultimi anni abbiano assunto un ruolo di primaria importanza, tanto da surclassare in alcuni casi persino la problematica da risolvere, soprattutto in fasi critiche della vita come l’adolescenza dove si attraversa un momento di accettazione del proprio corpo e ogni metamorfosi scombussola il soggetto. Per cercare di andare incontro alle esigenze dei pazienti, sono stati fatti passi avanti non indifferenti in termini di estetica dentale: tanto per cominciare, si è pensato di realizzare attacchi ortodontici in ceramica o trasparenti da applicare all’apparecchio fisso, capaci di ridurre in maniera drastiche l’effetto di “bocca ingabbiata” che creano inevitabilmente le strutture metalliche. Purtroppo al momento non è possibile eliminare del tutto gli apparecchi fissi classici, anche se ricordiamo che rispetto ad altre strumentazioni del passato conferiscono un impatto estetico più che accettabile. Per determinati problemi legati alla malaocclusione tuttavia è possibile impiegare mascherine trasparenti, anche più tipologie diverse come avviene nel trattamento Invisalign, di ultima generazione proprio come gli strumenti utilizzati.
Indiscutibile il vantaggio estetico, che non va a compromettere la fisionomia del volto con supporti come attacchi e fili metallici in bocca. Anche il livello di comfort portandolo è alto, e il dispositivo inizia a lavorare fin da subito con benefici quasi immediati. Sul territorio si trovano diversi specialisti in grado di restituire un sorriso perfetto senza che gli altri se ne accorgono: per chi cerca un dentista a Torino lo studio odontoiatrico Del Malvò può fare sicuramente al caso vostro!
Altri progressi nel campo estetico
Miglioramenti nel settore dentistico ci sono stati anche in altre branche della disciplina, andando a rivoluzionare interventi anche classici, questo perché nel tempo nuovi materiali e tecniche hanno conquistato spazio. Restando sempre sul lato estetico, i vecchi stucchi a base di metalli utilizzati per riempire i buchi lasciati dalle carie durante l’opera di otturazione sono stati rimpiazzati con resine composite in ceramica, quarzo e vetro. Oltre ai vantaggi visivi, questo progresso ha portato con sé anche benefici funzionali perché si è sviluppata la possibilità di ricostruire parti di dente mancanti per cause di abrasione o semplice usura.
Nuovi strumenti come il laser hanno inoltre iniziato a diventare predominanti per eliminare le carie, vaporizzandole e lasciando una cavità precisa e pulita pronta per l’otturazione. Per ottenere un sorriso
luminoso e sano, un ulteriore trattamento all’avanguardia è il bonding dentale, che consiste nel rivestire lo smalto della superficie esterna dei denti con un materiale composito, che ha la funzione di illuminarli e sbiancarli. Molto utile per coprire le imperfezioni della bocca, per riempire cavità o spazi antiestetici o coprire le macchie dello smalto, può apportare benefici non solo in termini estetici, arrivando a proteggere la radice del dente da infiammazioni e proliferazione batterica.
Articolo precedente
Architetta, Notaia, Medica, Soldata
Redazione TorinoFree.it
Articoli correlati
21 dicembre, il giorno più corto dell’anno (no, non è Santa Lucia)
Dicembre 21, 2024