Infrastrutture in Piemonte, ci sono progressi ma anche ritardi: il rapporto Oti 2025
Da Gianluca Rini
Marzo 18, 2025

In Piemonte, a quasi un anno dalla scadenza fissata per il Pnrr, il quadro delle infrastrutture evidenzia risultati contrastanti: alcuni cantieri stanno arrivando a conclusione, mentre altri vivono rallentamenti che destano perplessità.
È la sintesi del documento 2025 dell’Osservatorio Territoriale Infrastrutture, che fotografa da un lato le inaugurazioni previste per i prossimi mesi, dall’altro un incremento dei progetti fermi o in ritardo. Dal rapporto si evince che i lavori in fase avanzata possano favorire una mobilità più efficiente, a patto che gli interventi fermi non rallentino i benefici auspicati per l’intera regione.
I progetti in fase avanzata e le prossime aperture
Secondo gli ultimi rilevamenti Oti, 11 opere su 67 dovrebbero registrare un avanzamento rilevante o arrivare al termine entro il 2025. Tra gli interventi più attesi, si segnala l’apertura della seconda galleria del Frejus, pianificata per luglio, insieme alla ripresa della linea ferroviaria Torino-Lione, chiusa dal 2023 a causa di una frana in territorio francese. Entrambi i miglioramenti, secondo gli analisti, potrebbero potenziare i collegamenti tra il Piemonte e l’Europa.
Intanto, la A33 Asti-Cuneo si avvicina a un traguardo importante con la conclusione del tratto Verduno-Cherasco. Inoltre, la nuova area del traforo del Colle di Tenda dovrebbe diventare operativa a giugno, rendendo più agevole il traffico nella zona alpina. L’Oti segnala poi che i centri logistici di Orbassano, Novara e Alessandria stanno richiamando maggiore attenzione dal settore.
I rallentamenti e le possibili ricadute negative
Accanto ai progressi, è emerso un numero crescente di infrastrutture con date di consegna posticipate. Mentre nel 2024 si contavano 16 casi, ora ne risultano 22, e 5 fra questi mostrano uno scostamento notevole rispetto ai programmi originari.
La situazione più complessa riguarda il Terzo Valico dei Giovi, fondamentale per ottimizzare i collegamenti ferroviari fra Genova e Milano: la presenza di terreni geologicamente difficili ha frenato i lavori, impedendo l’entrata in esercizio della nuova tratta prima di marzo 2027.
Un rallentamento si registra anche sul fronte aeroportuale. Se i potenziamenti in direzione dello scalo di Cuneo hanno fatto qualche passo avanti, l’aggiornamento dei collegamenti con Malpensa è fermo e rischia di diminuire l’attrattività complessiva del Piemonte.
In ambito ferroviario, l’intervento sulla Torino-Ceres risulta ulteriormente dilazionato, e non mancano altri progetti in ritardo, come il raddoppio del traforo del Monte Bianco, ancora bloccato in fase di ideazione.
Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.