Incendi nei boschi in Piemonte: 5 milioni di euro dalla Regione per ridurre i rischi
Da Gianluca Rini
Gennaio 14, 2025
Gli incendi che stanno interessando vaste aree degli Stati Uniti riportano l’attenzione sull’importanza di contrastare i roghi anche in Piemonte, dove ettari di boschi rischiano di subire danni gravissimi. In questo contesto, le istituzioni regionali si stanno muovendo per potenziare misure di difesa del patrimonio naturale, sfruttando fondi e iniziative mirate a ridurre il pericolo e i costi legati alle emergenze ambientali.
Investimenti per ridurre i pericoli
Nel quadro degli interventi volti ad adattarsi alle variazioni climatiche, l’amministrazione regionale ha destinato 4,82 milioni di euro a progetti finalizzati a limitare i roghi, spesso favoriti da venti intensi che spingono le fiamme con rapidità. L’ufficio Foreste della Direzione che si occupa dell’Ambiente e del Territorio coordinerà questo piano, che include l’applicazione di metodi consolidati come il fuoco prescritto e l’allestimento di viali tagliafuoco. In tal modo, si punta a rallentare la propagazione degli incendi e a facilitare il lavoro dei soccorritori.
Gli assessori responsabili di Foreste e Protezione Civile hanno messo in luce il valore della prevenzione, affermando che risulta fondamentale sostenere operazioni dirette a evitare la diffusione delle fiamme e a contenere i danni. Hanno evidenziato come il Piemonte sia caratterizzato da una notevole ricchezza di alberi, che diventa ancora più delicata da tutelare in periodi con scarse precipitazioni e temperature instabili. Secondo i promotori, grazie all’uso di risorse europee, questo progetto vuole rendere il Piemonte un modello di difesa boschiva.
Tecniche di protezione e ruolo dei volontari
La strategia di contenimento degli incendi vede la collaborazione dell’Aib Piemonte, gruppo formato da oltre 5.000 volontari distribuiti su più di 200 squadre. Questa struttura garantisce copertura in vari territori, offrendo un supporto costante durante gli interventi di controllo e spegnimento.
Si fa affidamento anche sull’Arpa, che fornisce indicazioni quotidiane sul livello di pericolo per i tre giorni successivi e una previsione settimanale. Il territorio piemontese è suddiviso in sei aree principali, così da monitorare gli indicatori di rischio e individuare zone particolarmente soggette a siccità prolungata. In questo periodo, l’ente segnala un livello di attenzione intermedio soprattutto nel Cuneese.
Siccità invernale e monitoraggio continuo
Uno degli aspetti più delicati è legato alla stagione fredda, che risulta critica quando la pioggia si riduce e i venti aumentano. A dispetto delle opinioni comuni, anche l’inverno può favorire l’insorgenza di incendi.
Gli esperti sottolineano che un controllo assiduo rappresenta l’unica soluzione per intervenire tempestivamente, arginando le fiamme e tutelando boschi e foreste. Le iniziative regionali in corso mirano a rendere più efficace la prevenzione, con investimenti sia sul versante tecnico sia su quello organizzativo, evitando di trovarsi impreparati di fronte a eventi estremi.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.