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I 120 anni dalla nascita di Carlo Levi reportage

Da Andrea Larghi

Febbraio 23, 2022

I 120 anni dalla nascita di Carlo Levi reportage

Con una mostra e una serie di eventi dal profondo valore artistico e culturale, la Fondazione Giorgio Amendola e l’Associazione lucana in Piemonte celebrano a Torino i 120 anni dalla nascita di Carlo Levi. Intellettuale torinese, antifascista, pittore e scrittore, tra i più autorevoli meridionalisti del nostro Novecento: un vero “torinese del sud”. Fino al 4 marzo nei saloni espositivi della sede di via Tollegno 52 a Torino quaranta quadri sono raccolti ed esposti con il titolo “I volti del ‘900 nei ritratti di Carlo Levi”. Nei giorni scorsi il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha visitato la mostra, accolto da Prospero e Domenico Cerabona, Presidente e Direttore della Fondazione Amendola.

La mostra dedicata a Carlo Levi cosa propone?

La mostra, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, propone i volti dei grandi protagonisti dell’epoca storica vissuta da Carlo Levi. Da Leone Ginzburg a Umberto Terracini, da Giorgio Amendola a Renato Guttuso, da Giuseppe Di Vittorio a Vittorio Foa solo per citarne alcuni. Ma anche volti personali come quello del fratello Riccardo, del padre Ercole e diversi autoritratti. A disposizione dei visitatori vi è un ampio catalogo, con un testo poco noto di Norberto Bobbio. Suggestiva anche la riproduzione fotografica a grandezza naturale del Telero “Lucania ‘61”. Realizzato da Carlo Levi su richiesta di Mario Soldati in occasione delle manifestazioni celebrative del centenario dell’Unità d’Italia. La Fondazione Giorgio Amendola e l’Associazione lucana in Piemonte “Carlo Levi”. Dal 2006 possiedono la riproduzione e la espongono nella sede torinese di via Tollegno 52 su concessione della Soprintendenza di Matera. L’originale infatti è custodito nel Museo nazionale di Matera.

In mostra anche una interessante raccolta di fotografie dedicate al rapporto tra Carlo Levi e il cinema, con gli scatti sul set del film“Cristo si è fermato a Eboli”di Francesco Rosi. Alla mostra è abbinato un ciclo di conferenze, curato da Pino Mantovani con la collaborazione del Museo Nazionale di Matera, della Fondazione Carlo Levi, del Centro Studi Piero Gobetti e della Galleria del Ponte.

Informazioni principali per visitare la mostra

L’ingresso alla mostra è libero ed è possibile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 19, il sabato dalle 10 alle 12,30. Il sabato pomeriggio e la domenica sono possibili visite su prenotazione, anche guidate. Per saperne di più si può consultare il sito Internet: https://www.fondazioneamendola.it/ , scrivere a: [email protected]  o chiamare i numeri telefonici011-2482970 o 3482211208.

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Andrea Larghi

Tutto è nato per la passione per l'enogastronomia. Dopo gli studi presso la scuola alberghiera mi avvicino al mondo della scrittura, grazie a un corso di giornalismo, presso L'Accademia Telematica Europea. Tra gli interessi anche lo sport, in particolare il calcio e il mondo della birra.

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