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Guerra in Ucraina, scaffali vuoti a Torino: la protesta di una cassiera

Da Bruno Santini

Marzo 14, 2022

Guerra in Ucraina, scaffali vuoti a Torino: la protesta di una cassiera

Le conseguenze della guerra in Ucraina si avvertono in diverse realtà, che siano direttamente o indirettamente correlate alla situazione difficile che si sta vivendo. Anche Torino, così come molte città italiane, sta sperimentando una fase di grande paura che si avverte nei supermercati e in tutti quei luoghi di approvvigionamento di materie prime. In diversi supermercati del capoluogo piemontese, infatti, si possono notare scaffali vuoti, soprattutto per quel che concerne alcune tipologie di prodotto, come l’olio di girasoli che viene prodotto proprio in Ucraina.

Perché ci sono scaffali vuoti nei supermercati italiani?

La paura di tantissimi italiani è sempre più elevata, soprattutto per quel che concerne la reperibilità di prodotti nei supermercati. La protesta degli autotrasportatori e la guerra in Ucraina sono due fattori che hanno generato quella che – molto spesso – viene definita “psicosi” in termini tecnici. La paura, in altre parole, è quella di non riuscire ad avere grande disponibilità di prodotti e di materie prime, soprattutto per quel che concerne pane, pasta, farina e sale, oltre che olio di girasole – prodotto proprio in Ucraina – che attualmente viene venduto nei supermercati con numero massimo.

Le parole di una cassiera di Torino

Nel cercare di spiegare quale sia la situazione che si vive, in questo momento, in diversi supermercati di Torino, una cassiera dell’Ipercoop ha offerto il suo punto di vista a proposito della situazione in questione. Queste sono state le sue spiegazioni a tal proposito: “Dal fine settimana c’è stato un vero e proprio assalto agli scaffali. Pasta, farina e sale sono i prodotti più comprati”.

E ancora, la cassiera e gli addetti del supermercato hanno spiegato: “La gente per una psicosi immotivata riempie il carrello molto più di prima e per noi diventa difficile stare dietro al rifornimento degli scaffali. Ecco perché molti di questi sono visibilmente vuoti, ma i magazzini sono pieni e le scorte non mancano”.

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Bruno Santini

Bruno Santini, 21 anni di Aversa (CE). Studente di marketing e scienze della comunicazione presso l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, già copywriter e articolista presso Wolf Agency di Moncalieri (TO) . Amante di attualità, cinema e musica, oltre che di ogni componente culturale insita in ogni paese.

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