Giornata della Memoria 2025 a Torino: le celebrazioni e gli appuntamenti in città
Da Gianluca Rini
Gennaio 27, 2025

Torino rinnova l’impegno a ricordare le tragedie del passato in occasione del Giorno della Memoria, dedicando tre intense giornate a commemorazioni, iniziative culturali e momenti di riflessione. Dal 25 al 27 gennaio, istituzioni pubbliche e associazioni del territorio invitano la collettività a condividere momenti di riflessioni. L’obiettivo è mantenere vivo il ricordo, affinché la memoria diventi uno strumento per evitare che eventi così drammatici possano ripetersi.
Le iniziative di commemorazione
Il percorso di sensibilizzazione si è inaugurato con la posa di sei nuove Pietre d’Inciampo, realizzate per onorare uomini e donne vittime delle persecuzioni nazifasciste.
Nel cuore delle celebrazioni, la giornata di venerdì 27 gennaio riveste un peso particolare: in mattinata, un omaggio ai Caduti presso il Cimitero Monumentale segnerà l’apertura dei momenti ufficiali.
Successivamente, la Sala Rossa di Palazzo Civico ospiterà un intervento della storica Adriana Muncinelli. Nel corso della giornata, saranno proposte visite guidate e rappresentazioni teatrali come Albergo Speranza, che si terrà al Museo Carcere Le Nuove.
Il programma tra cultura e partecipazione
Tra i momenti più rappresentativi, l’apertura di un’installazione multimediale al Polo del ‘900, dedicata a Primo Levi, offrirà spunti di approfondimento. Anche il Museo della Resistenza prolungherà l’orario di visita fino alle 20, per consentire al pubblico di esaminare l’allestimento permanente che illustra le leggi razziali e le tappe che condussero alla promulgazione della Costituzione.
La giornata si concluderà con una fiaccolata: il corteo partirà dal binario 17 della stazione di Porta Nuova, per raggiungere il Museo Carcere Le Nuove. Quest’ultimo conserva testimonianze che sollecitano una costante riflessione.
Il senso profondo di queste commemorazioni risiede nella volontà di trasmettere alle nuove generazioni un messaggio: onorare la memoria significa non lasciare spazio all’oblio e proteggere il futuro dalle radici dell’odio. Chiunque scelga di ricordare, infatti, contribuisce a costruire una comunità che riconosce l’importanza della dignità di ogni persona.
Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.