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Fuga dei giovani italiani all’estero: non più una scelta, ma una necessità-report e dati

Da Federica Felice

Novembre 10, 2022

Fuga dei giovani italiani all’estero: non più una scelta, ma una necessità-report e dati

Non solo fuga dei cervelli italiani. Ma la maggior parte dei giovani “scappa” dall’Italia. Il dossier presentato da Rapporto Italiani nel Mondo 2022, promosso dalla Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana, riferisce un +87% di connazionali che emigrano all’estero in cerca di una vita migliore. L’Italia non garantisce una vita dignitosa e soddisfacente, un futuro stabile e sembra non prendersi abbastanza cura dei giovani.

Giovani italiani in fuga all’estero: l’Italia non si prende cura di loro

Lo stesso Mattarella, a seguito di questo rapporto, invita ad una riflessione sulle cause e motivazioni di questi espatri. Negli ultimi anni, precisamente dal 2006 al 2022, la fuga dei giovani italiani all’estero, è cresciuta esponenzialmente (+87%, come rivela il report), soprattutto nelle regioni del Nord Italia verso il resto d’Europa.

Le nuove generazioni a quanto pare non ci stanno più alle condizioni e alle Leggi italiane. La società odierna è instabile e non si sentono tutelati da uno Stato che mette solo divieti e che complica la burocrazia. Oltre al caro vita che rende l’Italia uno dei Paesi europei più dispendiosi per la vita quotidiana.

Dell’87% dei ragazzi che decidono di andarsene dal Bel Paese, il 94,8% è di sesso femminile e il 75,4% rappresenta i minori. ma non mancano anche pensionati in fuga verso aree più economiche e rilassanti.

Lo studio condotto da Rapporto Italiani nel Mondo 2022 esplica in maniera netta e chiara il quadro sociale dei giovani italiani:

“Una mobilità giovanile che cresce sempre più perché l’Italia ristagna nelle sue fragilità, e ha definitivamente messo da parte la possibilità per un individuo di migliorare il proprio status durante il corso della propria vita accedendo a un lavoro certo, qualificato e abilitante (ascensore sociale); continua a mantenere i giovani confinati per anni in “riserve di qualità e competenza” a cui poter attingere, ma il momento non arriva mai. Il tempo scorre, le nuove generazioni diventano mature e vengono sostituite da nuove e poi nuovissime altre generazioni, in un circolo vizioso che dura da ormai troppo tempo”.

Insomma, i ragazzi italiani se ne vanno dall’Italia per una serie innumerevoli di ragioni; ma la maggior parte lo fa per necessità, in quanto, qui, non trovano la propria collocazione, specialmente lavorativa, in base alle proprie competenze e qualità.

Partire alla volta dell’estero, oltre che ad un’esperienza formativa, fa  raggiungere anche l’indipendenza e autonomia che a casa propria non riescono a raggiungere.

I dati dell’AIRE

In base al database dell’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), gli italiani iscritti, a partire dal 1 gennaio 2022 risultano essere 5.806.068. Ovvero, il 9,8% dei circa 60 milioni di residenti in Italia.

Pervengono quindi 154 mila nuove iscrizioni all’Anagrafe estera, oltre alle già 274 mila registrate. Senza contare gli italiani che non si iscrivono o che non l’hanno ancora fatto.

Dai calcoli, l’Italia ha perso lo 0,5% di residenti nell’ultimo anno; -1,1% dal 2020, crescendo invece all’estero, del 2,7%.

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Federica Felice

Formata come Interior&Garden Designer, ho frequentato un corso di giornalismo che mi ha permesso di prestare servizi come copywriter e ghostwriter. Sono curiosa di natura e, tra i diversi interessi, ho la passione per la fotografia e i libri/film gialli.

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