Fiat, addio definitivo: la sede di Torino sarà venduta da Stellantis

Le indiscrezioni che vedevano la storica sede di Torino della Fiat lontana dal capoluogo piemontese trovano, purtroppo, concretezza definitiva. L’impresa Stellantis procede verso la vendita definitiva delle palazzine del Lingotto, che rappresentano non soltanto uno dei simboli più importanti della città piemontese, ma anche la storica sede della Fiat torinese, ormai sempre più lontana dal capoluogo. Inoltre, la palazzina del Lingotto ospitava anche i celebri uffici di Gianni Agnelli e Sergio Marchionne, ormai soltanto un ricordo simbolico per i cittadini di Torino. Il legame tra Fiat e Torino sembra, dunque, risolversi negativamente sia per la storia che per il tenore dell’azienda, in grado di operare, ormai, soltanto nella zona periferica della città di Torino, nei pressi degli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco. Al di là del danno e del conseguenze economiche per il capoluogo piemontese, i cittadini di Torino salutano un importante pezzo di storia che, a partire dal 1926, aveva costituito uno dei simboli dell’imprenditoria e dell’industria automobilistica della città di Torino.

La storica palazzina Fiat era stata realizzata, in effetti, allo scopo di prevedere un unico spazio in grado di determinare la gestione di direzione, amministrazione, mensa e altri servizi per il marchio italiano, che intanto diveniva sempre più importante all’interno della città piemontese, oltre che nell’ambito dell’industria italiana. La superficie di 20000 metri è vincolata dalla Soprintendenza dei beni architettonici, facente parte del complesso del Lingotto. L’impresa Stellantis, che ha permesso alla storica realtà torinese di essere quotata in borsa, ha avviato le operazioni per la vendita definitiva della sede che, già a partire dall’ultimo decennio, aveva conosciuto una sostanziale smobilitazione in grado di assicurare un potenziamento dei processi produttivi nella zona periferica di Torino, all’interno della quale anche gli operai e gli stabilimenti erano stati stanziati presso Mirafiori e Grugliasco. John Elkann, inoltre, nel 2019 aveva portato al trasloco degli uffici della Fondazione Agnelli, a dimostrazione definitiva di una perdita di valore anche simbolico della storica sede di Torino; la vendita della palazzina rappresenta, dunque, soltanto l’atto definitivo di un processo lento e inesorabile che era stato portato a compimento negli anni scorsi.