Covid, in Piemonte via libera a indagine su disagi psichici
Da Alberto Garbarino
Giugno 17, 2022
Realizzare un’indagine conoscitiva per comprendere i disagi psicologici e psichici che ha causato la pandemia nella popolazione. Questo l’obiettivo della mozione presentata oggi in Commissione Sanità e approvata all’unanimità dai commissari.
In particolare lo studio farà riferimento soprattutto ai minori e categorie fragili, al fine di acquisire tutte le informazioni necessarie per essere di supporto alle politiche regionali per contrastare un malessere che si declina spesso in depressione, ansia, autolesionismo e propensione al suicidio. Nel testo si richiede di individuare percorsi sulla prevenzione, attivando forme di ascolto a tutela delle categorie più a rischio.
Il Covid ha provocato un’ondata di disagio psichico, andando a minare il benessere mentale soprattutto di donne, giovani ed anziani, si legge nella relazione. Lo scopo dell’indagine è quindi quello di entrare nel dettaglio sulle conseguenze che ha avuto la pandemia all’interno della sfera emotiva e psichica dei soggetti, con particolare attenzione alle categorie fragili e quelle più esposte professionalmente.
“Gli effetti a lungo termine del Covid non si fermano infatti ai sintomi noti come la stanchezza, l’affanno, le difficoltà cardiorespiratorie e i disturbi cognitivi, ma arrivano a toccare la sfera emotiva e psicologica con dati che parlano di un 10% di intervistati che è ricorso ad antidepressivi, di un 21% che ha riportato sintomi ansiosi e del 70% degli studenti che ha dichiarato un sensibile calo nella concentrazione nello studio”, così il primo firmatario della mozione, l’esponente della Lega Salvini Piemonte Alessandro Stecco.
“Con questa mozione – aggiunge Stecco, medico e professore universitario – prendiamo in carico, nella Commissione consiliare che si occupa della salute dei piemontesi, il compito di effettuare una indagine sulle conseguenze psicologiche e psichiche della pandemia, focalizzandoci sui disagi e sull’aumentato rischio suicidario, particolarmente significativo nei minori, nei soggetti fragili e nelle persone che hanno dovuto affrontare il Covid a livello professionale”.
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Alberto Garbarino
Alberto Garbarino, 30 anni di Genova (GE) , Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Genova, Redattore presso Wolf Agency di Monalieri (To). Amo lo sport , il cinema e l'attulità.
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