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Covid: due casi di variante indiana identificati a Candiolo

Da Bruno Santini

Maggio 06, 2021

Covid: due casi di variante indiana identificati a Candiolo

Due casi di variante indiana sono stati identificati a Candiolo, piccolo comune di poco più che 5mila abitanti presente nella città metropolitana di Torino. Si tratta di una coppia di coniugi indiani, residenti in provincia di Cuneo e di ritorno dal paese asiatico vessato, nelle ultime settimane, dalla variazione particolarmente preoccupante del Coronavirus. La situazione è attualmente sotto controllo: la coppia è in isolamento domiciliare e non manifesta sintomi particolarmente gravi. Intanto, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte Luigi Genesio Icardi ha parlato dell’importanza del sistema preventivo di tracciamento dei casi di Covid, chiarendo che non c’è bisogno di allarmarsi particolarmente in merito a questa situazione.

Due casi di variante indiana a Candiolo: c’è da preoccuparsi?

La variante indiana del Coronavirus sta destando particolare scalpore nelle ultime settimane, a causa della sua incidenza e, soprattutto, in virtù dei numeri che si osservano all’interno della popolazione asiatica. Numerosissimi sono i contagi e, tra i picchi riscontrati, c’è anche quello di una mortalità particolarmente elevata. La preoccupazione è dettata soprattutto dalla presenza di diverse mutazioni genetiche del virus indiano, che può presentarsi sotto diverse forme, tra cui alcune pericolosissime e in grado di sfuggire agli anticorpi di vaccini e guariti dal Covid.

I due coniugi di Candiolo erano di ritorno dall’India, realtà geografica verso la quale la Regione Piemonte continua ad inviare soccorsi, strumenti e personale professionistico, quando è stata identificata la particolare forma di Coronavirus. Preventivamente, la coppia è stata esaminata dal laboratorio dell’Istituto di Ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) di Candiolo, che ha avuto modo di offrire un parziale responso positivo; nonostante la preoccupazione, infatti, i due non presentano la forma più aggressiva di Coronavirus indiano, essendo privi della mutazione E 484 Q che rappresenta un serio problema per la popolazione indiana, essendo in grado di oltrepassare gli anticorpi di guariti e vaccini. Per ora, avvertono le autorità sanitarie, i due coniugi non manifestano particolari problemi e sono in isolamento domiciliare.

Le parole di Luigi Genesio Icardi, assessore regionale alla Sanità del Piemonte

I due casi di Coronavirus indiano a Candiolo si aggiungono alle già numerose varianti identificate nella Regione piemontese. Ciò ha offerto il destro a Luigi Genesio Icardi, assessore regionale alla Sanità del Piemonte, per parlare di quanto importante sia il sistema di tracciamento e monitoraggio della difficile e delicata situazione, per quanto allarmarsi non sia opportuno.

Così ha spiegato l’assessore: “Il sistema di tracciamento del contagio in Piemonte sta dimostrando di funzionare molto efficacemente. La comparsa delle varianti è inevitabile, ma fondamentale rimane limitare il più possibile lo svilupparsi della malattia, attraverso la campagna vaccinale, che sta entrando nella fase di interesse massivo”.

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Bruno Santini

Bruno Santini, 21 anni di Aversa (CE). Studente di marketing e scienze della comunicazione presso l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, già copywriter e articolista presso Wolf Agency di Moncalieri (TO) . Amante di attualità, cinema e musica, oltre che di ogni componente culturale insita in ogni paese.

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