Piccioni a Torino, sono davvero pericolosi?
Da Redazione TorinoFree.it
Gennaio 13, 2014
Sarà capitato sicuramente a tutti voi di sentire la frase “i piccioni portano malattie”. Qualche mese fa, a novembre, si è parlato su molti media del problema dei piccioni a Torino, con l’estensione del divieto di dare da mangiare a questi animali da 50 metri a 250 metri di distanza da ospedali, scuole, case di cura e aree riservate ai bambini. Cosa ne pensano di tutto questo gli esperti della LAV?
Il comunicato della Lav in merito al regolamento n.320 sui piccioni a Torino
E’ proprio siglato con la data di oggi il comunicato stampa della Lav (Lega Anti Vivisezione) in cui si annuncia l’associazione ha presentato ricorso al TAR per l’annullamento, previa sospensiva, del’ordinanza n.5242/2013 del Sindaco di Torino e la proposta di modifica del Regolamento n.320 Tutela Animali 06079/110 del 2013, che vietano di dare da mangiare ai colombi. Questo è quello che si legge sul sito dell’associazione animalista. Il Regolamento 5242 è proprio quello dello scorso novembre, che getta allarmismo sull’infettibilità di questi volatili e proibisce di cibarli a una distanza inferiore dei 250 metri dalle strutture particolari citate in precedenza in questo articolo.
Le motivazioni della Lav
“Un numero contenuto di colombi non reca alcun danno alla città e ai cittadini, allietando le piazze e i giardini, e divenendo motivo di divertimento e svago per bambini e anziani. Quando il loro numero in una data zona diventa troppo alto, possono sorgere problemi. Tuttavia, riguardo alla presenza di infezioni patogene trasmissibili all’uomo, si può rilevare come normali misure igienico sanitarie siano sufficienti a salvaguardare gli esseri umani dal rischio di contagio, e una situazione di rischio è da considerarsi limitata alle sole persone immunodepresse.”
Quello di cui si lamentano i paladini dei diritti degli animali è che, in una città come la nostra sono davvero pochi gli spazi aperti che distano più di 250 metri da ospedali, case di cura, ambulatori medici, asili, scuole elementari, aree giochi bimbi. Inoltre queste sono state le parole del Veterinario del Direttivo di Medicina Democratica Enrico Moriconi: “Una drastica riduzione dell’alimentazione, comportando il peggioramento delle condizioni di salute degli animali potrebbe determinare un indebolimento delle condizioni di salute con il rischio di una maggiore presenza di forme patologiche e quindi aumento del rischio di contagio”. Insomma, come sempre creare allarmismo e amplificare le precauzioni nel campo dell’igiene, mette in moto una serie di reazioni il più delle volte deleterie per la salute dell’uomo. Che abbiano ragione gli esponenti della LAV o il Sindaco di Torino una cosa è certa, è ora di iniziare a riflettere con maggiore cognizione di causa su questa particolare tematica.
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