Cimento Invernale: il tuffo dei 102 ‘orsi polari’ nelle acque gelide del Po
Da Gianluca Rini
Gennaio 27, 2025

Sulle rive torinesi, l’energia di una ricorrenza suggestiva ha riportato in scena il consueto appuntamento invernale che ogni anno cattura l’attenzione di sportivi e curiosi. Il Cimento Invernale, dedicato a chi non teme le temperature pungenti, rappresenta molto più di un semplice tuffo nel Po: è un’occasione per ritrovare l’entusiasmo collettivo e celebrare l’affetto per il fiume che da sempre caratterizza la città.
Un rito che si rinnova lungo il Po
Nella 124esima edizione, ospitata dal Circolo Canottieri Caprera, ben 102 partecipanti hanno deciso di sperimentare il bagno in un’acqua quasi da brivido. Tra questi, non è mancato nemmeno un cane, fedele amico di uno dei temerari che, all’ultimo istante, ha optato per rimanere a riva. L’aria di festa è stata sottolineata da chi ha voluto entrare in acqua sfoggiando oggetti insoliti o costumi stravaganti, testimoniando un clima di euforia e voglia di stare insieme.
Protagonisti di ogni età
Quest’anno, il gruppo dei più giovani comprendeva Lucia, di 8 anni, e Niccolò, che ne conta 7, entrambi pronti a lanciarsi senza esitazioni. Marina, con i suoi 73 anni, e Vittorio, che ha 79 anni, hanno mostrato che l’audacia non ha limiti anagrafici. Sul posto era presente anche l’attrice Pamela Villoresi, in città per recitare al Carignano: ha dichiarato di sentirsi molto legata all’attività di remare sul Po.
Tra coloro che partecipano ogni volta, Angelo ha ammesso che immergersi in acque fredde provoca uno shock iniziale, subito compensato da un senso di calore che nasce dall’energia collettiva. Ritiene, inoltre, che questo momento rappresenti la dimostrazione di quanto si possa fare per sostenere gli altri. Sul campo era presente anche Valter Gerbi, che ha accompagnato l’incontro con le sue parole, celebrando l’allegria e il coraggio dei presenti.
Una tradizione iniziata nel 1899
La storia del Cimento Invernale risale agli ultimi anni dell’Ottocento, quando il colonnello Nino Vaudano, fondatore della Rari Nantes Torino, promosse la prima iniziativa nel gennaio del 1899. In un periodo in cui il nuoto faticava a diffondersi, questa idea incoraggiò i più intraprendenti a scoprire il piacere di un tuffo tra le correnti del Po. Da allora, la manifestazione è divenuta un appuntamento di rilievo per gli appassionati e per i veterani che desiderano misurarsi con le acque gelide.
Tra i presenti di quest’anno si è distinto Sergio Marzorati, pronto a celebrare i 101 anni tra pochi mesi, il quale ricorda con un pizzico di malinconia i tempi in cui si gettava in acqua, visto che da qualche anno non può partecipare attivamente per limite di età. Dal suo punto di vista, osservare i partecipanti è motivo di gioia, perché considera questo gesto un esercizio di forza interiore: chi ha il coraggio di tuffarsi, sostiene, potrebbe affrontare qualunque emergenza in cui fosse necessario soccorrere qualcuno.
Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.