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Chiude La Casa del Libro, storica libreria indipendente di Torino

Da Nunzia Cipolletta

Aprile 29, 2023

Chiude La Casa del Libro, storica libreria indipendente di Torino

Inaugurata nel 1926, La Casa del Libro è stata per quasi un secolo uno dei luoghi simbolo di Torino. Da qualche mese, però, le porte sono chiuse. Recentemente è sparito anche il foglio che indicava nell’inventario il motivo di una chiusura che si pensava temporanea, ma che probabilmente sarà definitiva.

La Casa del Libro, la storica libreria indipendente dell’ingegner Pisani

Correva il 1926 quando l’ingegner Ulisse Pisani, arrivato a Torino dalla Toscana per frequentare il Politecnico, ha dato forma ai suoi sogni con l’inaugurazione de “La Casa del Libro”.

Il giovane ingegner Pisani a 21 anni aveva già una laurea e la padronanza di ben cinque lingue. Sembra tuttavia che avesse rifiutato numerose offerte di lavoro perché deciso a coltivare la sua più grande passione: i libri.

La passione si è trasformata in professione quando Ulisse Pisani ha aperto per la prima volta le porte della sua libreria indipendente, ad oggi una delle più antiche della città.

Tutti gli studenti conoscevano l’ingegner Pisani, affettuosamente chiamato l’Ebreo. Il soprannome derivava dall’apparente tendenza del fondatore della libreria a non essere particolarmente generoso con i ragazzi da cui acquistava i manuali di scuola da rivendere.

La prima sede de La Casa del Libro fu in via Principe Amedeo, poco dopo però la libreria indipendente si trasferì al civico 24 della Galleria Subalpina, inserendosi così in una delle zone cittadine più eleganti.

All’interno de La Casa del Libro si poteva trovare qualsiasi cosa fosse di interesse culturale: dai libri antichi ai documenti storici, passando per cartoline, autografi e riviste.

Chiude La Casa del Libro: addio ad un luogo storico torinese

Negli ultimi mesi, però, gli scaffali hanno iniziato a svuotarsi e lo stesso destino toccherà alle affascinanti vetrine e al retrobottega.

Nei primi mesi di chiusura era affisso alla porta un foglio, sul quale si individuava nell’inventario il motivo del temporaneo negato accesso alla storica libreria torinese. Con il passare delle settimane il foglio è scomparso ma le porte sono rimaste chiuse. Anche al telefono non risponde più nessuno.

L’indirizzo email sembra essere ancora attivo, probabilmente per concludere le ultime vendite di libri online, ma per il resto non sembra esserci molto da fare per salvare La Casa del Libro.

Responsabili della fine di uno dei luoghi simbolo della città di Torino sono le spese divenute insostenibili.

Molto presto la città potrebbe dover dire addio al tucano imbalsamato che l’ingegner Ulisse Pisani teneva su una mensola della libreria a vigilare la porta d’ingresso.

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Nunzia Cipolletta

Laureata in Comunicazione. Interessata alla politica e alla società. Amante di Musica, Cinema, Arte e Letteratura.

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