Caccia selvaggia: ONG soddisfatte. Ritirati gli emendamenti dal decreto legge Agricoltura
Da Claudio Pasqua
Luglio 04, 2024
In un inaspettato ribaltamento di scenari al Senato, gli emendamenti proposti dalla Lega per deregolamentare la caccia, sostenuti teoricamente anche da Fratelli d’Italia, sono stati bocciati dal governo. A sorpresa, il ministero dell’Agricoltura ha respinto le misure che avrebbero consentito la caccia libera in qualsiasi momento del giorno, aumentando il numero di specie animali prese di mira. Il sottosegretario Patrizio La Pietra ha respinto queste proposte, considerate eccessive, nel corso della conversione in legge del decreto legge Agricoltura, senza il consueto passaggio attraverso commissioni e dibattito parlamentare, che avrebbe richiesto tempi più lunghi.
Le proposte avrebbero incluso modifiche significative come la possibilità di cacciare lungo i valichi montani lombardi, dove vigeva un divieto di caccia. Queste misure sono state percepite come un tentativo di bypassare le restrizioni esistenti in modo non trasparente e accelerato, suscitando il dissenso di Fratelli d’Italia e portando a una frattura nel centrodestra. Francesco Bruzzone, il deputato leghista che ha firmato gli emendamenti, ha espresso pubblicamente il suo disappunto, suggerendo tradimenti all’interno della coalizione.
Questa decisione ha impedito un potenziale scenario di “Far West” nelle campagne italiane a partire dal prossimo autunno, evitando un notevole incremento di caccia potenzialmente pericolosa e illegale. Le associazioni ambientaliste e animaliste hanno celebrato questo risultato come una vittoria importante per la conservazione della natura e la protezione delle leggi esistenti, sottolineando la loro intenzione di continuare a combattere per la tutela ambientale nelle sfide future, inclusa la prossima discussione sulla proposta di legge “sparatutto” e i calendari venatori del 2024/25.
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Claudio Pasqua
Giornalista scientifico. Direttore ADI - Agenza Digitale Italiana
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