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Bolletta dell’acqua in Piemonte: spesa media di 449 euro, alta la dispersione idrica

Da Gianluca Rini

Marzo 24, 2025

Bolletta dell’acqua in Piemonte: spesa media di 449 euro, alta la dispersione idrica

Nel 2024, le famiglie residenti in Piemonte spendono in media 449 euro l’anno per i consumi idrici, con un rialzo del 6,9% rispetto all’anno precedente. Sul territorio nazionale, invece, l’esborso medio sale a 500 euro. I rilevamenti più contenuti riguardano il Molise, che si ferma a 234 euro e non mostra variazioni significative rispetto al 2023, mentre la Toscana svetta in testa con 748 euro, in crescita del 2,3%. Gli incrementi più marcati si notano in Emilia Romagna (+8,8%) e in Abruzzo (+8,5%).

Le regioni con i costi più alti e più bassi

Un’analisi dettagliata rivela un notevole scostamento tra aree differenti. Frosinone, per esempio, si conferma tra le province con la tariffa più onerosa, toccando la soglia di 917 euro annui (+5,7%). Dall’altra parte, Milano risulta il capoluogo più conveniente, con soli 185 euro stimati per il 2024. Si registrano balzi a due cifre in alcune città come Salerno (+16,1%), Novara e Verbania (entrambe +12,9%) e Rovigo (+11,1%), mentre Latina presenta un calo vistoso, prossimo al 37%.

Spesso, i costi variano perfino all’interno della stessa regione. In Piemonte, il gap tra i singoli capoluoghi è emblematico: Biella raggiunge 532 euro, mentre Novara e Verbania si attestano su 405 euro. La fluttuazione delle tariffe dipende da vari fattori, tra cui gestione del servizio, stato delle infrastrutture e politiche idriche locali.

Le rilevazioni dell’Osservatorio

Le informazioni riportate derivano dal XX Rapporto dedicato al servizio idrico integrato, realizzato dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. L’indagine ha riguardato le tariffe praticate nel 2024 nei capoluoghi di provincia, considerando un nucleo di tre persone con un consumo medio annuo di 182 metri cubi.

Se il consumo scende a 150 metri cubi, la spesa si riduce a 394 euro, con un risparmio pari a 106 euro. Chi può usufruire del bonus sociale idrico, riconosciuto a famiglie con tre componenti e un ISEE fino a 9.530 euro, ottiene un taglio di 110 euro annui.

Dispersione idrica: uno sguardo ai numeri

Secondo i dati Istat relativi al 2022, circa il 42,4% del volume immesso in rete va perso a livello nazionale. Alcune aree, in particolare Sud e Isole, mostrano sprechi superiori al 50%. In Basilicata, la percentuale sfiora il 65,5%, seguita da vicino dall’Abruzzo (62,5%). La Valle d’Aosta rimane sotto al 30%, anche se in leggero peggioramento rispetto al dato precedente. Fra i capoluoghi, Potenza supera il 70%. In Piemonte, invece, Verbania tocca il 43%, mentre Asti registra un valore più favorevole, attorno al 19,2%.

Nel complesso delle città capoluogo e metropolitane, nel 2022 si è disperso il 35,2% dell’acqua, cifra che sale al 42,4% prendendo in considerazione l’intero Paese. Almeno 25 milioni di famiglie, pari a circa il 95,8%, risultano collegate alla rete comunale, con una media di 214 litri erogati ogni giorno per abitante.

Soddisfazione e utilizzo di acqua in bottiglia

Le medesime rilevazioni Istat segnalano che, nel 2023, l’86,4% dei nuclei serviti si dichiara molto o abbastanza contento della qualità del servizio idrico, mentre il 13,6% mostra insoddisfazione. Nello stesso periodo, l’8,9% lamenta interruzioni o disservizi, un fenomeno più accentuato nelle regioni meridionali (15,8%) e nelle Isole (24,3%).

In diversi contesti, la sfiducia nell’erogazione si riflette anche nel giudizio sulla potabilità. In media, una famiglia su quattro diffida della qualità dell’acqua di casa, con picchi nel Meridione e nelle Isole, dove più di una su due riferisce di evitare di berla.

Questo spiega come mai l’Italia primeggi in Europa per consumo di acqua in bottiglia, con 208 litri a persona all’anno, collocandosi al secondo posto a livello globale, superata solo dal Messico.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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