Loading...

Torino Free Logo Torino Free
sei qui: Home » Aviaria in Piemonte: divieto di vendita di uova e pollame dagli allevamenti di 13 comuni

Aviaria in Piemonte: divieto di vendita di uova e pollame dagli allevamenti di 13 comuni

Da Gianluca Rini

Febbraio 06, 2025

Aviaria in Piemonte: divieto di vendita di uova e pollame dagli allevamenti di 13 comuni

Da poche ore è stata ufficializzata una misura straordinaria per prevenire la propagazione di un contagio aviario individuato in un allevamento situato a Chivasso. A seguito di questo episodio, l’Asl To4 ha imposto restrizioni che riguardano la compravendita di pollame e uova, oltre alle manifestazioni con volatili in un’area di tredici località.

L’intento è quello di bloccare qualsiasi passaggio dell’infezione tra animali, in modo da contenere il problema già nelle prime fasi. Secondo gli esperti dell’azienda sanitaria, le carni e le uova consumate dall’uomo non presentano pericoli, ma risulta indispensabile adottare cautele.

Le disposizioni dell’Asl To4

I divieti messi in atto dall’Asl To4 vietano la vendita di prodotti avicoli provenienti dagli allevamenti nella zona sottoposta a sorveglianza e sospendono fiere o altre iniziative con volatili. Chi lavora in questi settori, infatti, deve attenersi all’indicazione di non immettere sul mercato pollame o uova finché non saranno conclusi i controlli.

Questo intervento è nato per gestire in modo rigoroso la situazione e limitare qualunque rischio di trasmissione tra animali. L’azienda sanitaria ha precisato che si possono acquistare prodotti avicoli da strutture al di fuori di quest’area o se provengono da centri di imballaggio non interessati dal blocco. A quanto comunicato, la cautela serve a impedire la diffusione del virus negli allevamenti circostanti e a proteggere la filiera.

I comuni soggetti al divieto

La zona coinvolta comprende tredici territori tra le province di Torino e Vercelli. Qui i produttori locali, in base all’ordinanza, non possono commercializzare pollame o uova e devono attenersi alle ulteriori restrizioni stabilite. Le località interessate sono: Mazzè, Torrazza Piemonte, Crescentino, Montanaro, Monteu Da Po, Saluggia, San Sebastiano da Po, Caluso, Lauriano, Rondissone, Castagneto Po, Chivasso e Casalborgone.

L’azienda sanitaria ha sottolineato, in una nota, che per le persone non ci sono timori legati al consumo di questi alimenti. Esiste invece la possibilità di contagio tra esemplari avicoli qualora vengano a contatto diretto con gusci o resti di uova infetti. Questa precauzione cautelare resterà in vigore finché le autorità veterinarie non avranno eseguito tutte le verifiche del caso, a garanzia di un quadro di sicurezza efficace.

Gianluca Rini Avatar

Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

Privacy Policy Cookie Policy