Attivisti protestano per l’emergenza climatica

Due membri del gruppo di attivisti Extinction Rebellion si sono arrampicati su una parete rocciosa per protestare contro l’emergenza climatica, affiggendo uno striscione con su scritto: “Siccità è crisi climatica”.

Il gesto mirava a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo la condizione precaria nella quale il mondo interò verterà a causa dei cambiamenti climatici. I fatti si sono svolti nei pressi di Casa Canada, su Rocca Sbraua, lo scorso 23 luglio. Le due attiviste di Extinction Rebellion hanno chiarito le intenzioni del loro gesto, spiegando che puntasse a richiamare l’attenzione della comunità piemontese sulla gravissima crisi idrica che ha spinto la Regione a mettere in atto un piano di contenimento dell’emergenza.

La protesta nel dettaglio

Si è trattato di un’azione molto simbolica che ha immediatamente destato grande clamore nella cittadinanza. La precarietà della condizione degli scalatori, il cui equilibrio sulle rocce, è letteralmente appeso a un filo si riflette nelle possibilità di sopravvivenza della razza umana a causa del sempre più imperversante cambiamento climatico.

Fiumi ridotti a rigagnoli, ghiacciai semi-scomparsi e rifugi costretti a chiudere a causa della mancanza d’acqua anche in alta quota sono solo alcuni dei problemi che l’organizzazione ha tenuto a sottolineare nella nota esplicativa della loro iniziativa di protesta. L’imprevedibilità delle montagne, ormai, sta avendo serie ripercussioni sul settore turistico.

Le catastrofi ambientali diventano una problematica sempre più dolorosa e costante da affrontare anche nei territori piemontesi. Quest’ultima, non è stata l’unica azione di protesta del gruppo di attivisti Extinction Rebellion.