Al via la ristrutturazione del pronto soccorso dell’ospedale Molinette: cosa prevede il piano
Da Gianluca Rini
Febbraio 18, 2025
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La riorganizzazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale Molinette di Torino procede su binari ben definiti: una dettagliata analisi tecnica, pensata per svolgersi senza ricorrere a strutture temporanee, ridurrà al minimo gli ostacoli operativi. Questo piano, che dovrebbe partire entro il 2025 e concludersi in un paio d’anni, punta a garantire spazi più adatti sia per i pazienti sia per il personale.
La nuova proposta tecnica
Il Politecnico di Torino, insieme all’AOU Città della Salute e della Scienza, ha delineato soluzioni dedicate all’aspetto edilizio, agli impianti e all’organizzazione del cantiere. Grazie a questi suggerimenti, SCR (Società di Committenza Regionale) potrà finalizzare la progettazione, dopo aver ricevuto il mandato dalla Regione di completare i lavori in linea con le indicazioni emerse.
La direzione regionale, dopo aver esaminato la relazione, intende definire un aggiornamento del quadro economico entro la stagione estiva. Prima del via libera finale, i responsabili del progetto riferiranno il programma al personale e a tutti i soggetti coinvolti, in modo da condividere ogni singolo passaggio operativo.
Fasi operative e continuità del servizio
Lo schema dei lavori si divide in tre parti. Come primo atto, verranno liberati alcuni locali per preparare gli interventi successivi. Nella cosiddetta “fase uno”, si metteranno mano alle aree della radiologia interventistica, al settore del Pronto Soccorso di chirurgia e a vari ambienti posti al piano superiore, dove ora è presente la chirurgia vascolare.
Quando questa porzione sarà ultimata, le attività d’emergenza verranno spostate nei nuovi locali, così da poter ristrutturare la zona principale del Pronto Soccorso, oggetto della “fase due”.
Per quanto riguarda l’accesso, i veicoli di soccorso utilizzeranno le stesse rampe, mentre l’ingresso pedonale rimarrà invariato. Il triage, invece, si sposterà all’interno di un box realizzato in camera calda. Nel frattempo, il Politecnico ha previsto procedure per vigilare sulla stabilità della struttura, mentre Regione Piemonte, AOU Città della Salute e Azienda Zero collaboreranno per garantire la continuità delle funzioni sanitarie.
Le previsioni su budget e tempistiche
La cabina di regia, coordinata dalla Direzione Sanità della Regione, ritiene che la proposta soddisfi i requisiti di sicurezza. Di conseguenza, si prevede l’avvio delle opere entro il 2025 e una chiusura in circa due anni. Secondo le prime analisi, la spesa complessiva dovrebbe aggirarsi intorno ai 12 milioni di euro. Tali costi rientrano nei 32 milioni destinati al rafforzamento e alla manutenzione di più presìdi ospedalieri, di cui 22 garantiti dallo Stato e 9,5 dalla Regione.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.
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