A Torino dismesse le tradizionali cassette postali rosse: perché e da cosa saranno sostituite
Da Gianluca Rini
Marzo 15, 2025

Le iconiche cassette postali, un tempo parte integrante della quotidianità delle città, stanno vivendo una trasformazione epocale. Originariamente installate negli anni Sessanta, queste strutture metalliche hanno accompagnato generazioni di cittadini nei loro scambi epistolari.
Con l’avvento di nuovi mezzi di comunicazione, però, la posta tradizionale si è drasticamente ridotta e le città si preparano a dire addio alla maggior parte di queste testimonianze del passato. Al contempo, si fanno strada soluzioni innovative in grado di integrare tecnologie utili a migliorare la gestione dei servizi e a contenere l’impatto sull’ambiente, a vantaggio dei residenti e della sostenibilità urbana.
Il piano di rimozione delle cassette postali
A Torino è stato avviato un piano di rimozione che ridurrà la presenza delle vecchie cassette per le lettere. La causa principale di questa scelta risiede nella diminuzione della corrispondenza cartacea, che da quindici anni mostra un calo costante pari a circa il 60%.
In città non spariranno tutte le postazioni: alcuni esemplari verranno conservati in punti di forte passaggio o in aree di rilievo culturale, dove restano un servizio essenziale. Nel frattempo, la contrazione degli uffici postali ha già portato alla chiusura di cinque sedi, spingendo ulteriormente verso l’adozione di metodi più moderni per recapitare lettere e comunicazioni.
Le nuove cassette smart
In via Alfieri 10 si è deciso di sperimentare versioni digitali, allestite con schermi e-ink che segnalano, in modo costante, parametri utili come temperatura, umidità e presenza di polveri sottili. Questo progetto, promosso da Poste Italiane, punta anche a rendere più immediata la diffusione di notizie d’interesse pubblico, poiché le cassette permettono di veicolare avvisi e informazioni municipali.
I sensori interni, inoltre, rilevano la quantità di corrispondenza depositata, facilitando l’organizzazione dei ritiri e contribuendo a contenere i consumi legati alle operazioni di raccolta. Dopo via Alfieri, le prossime installazioni avverranno in diverse zone centrali, come via Santa Teresa, via Carlo Alberto, via San Francesco d’Assisi e piazza Lagrange, per un totale di 14 dispositivi.
Una scelta sostenibile
Secondo le stime, in tutta Italia si contano circa 40.000 cassette postali, di cui 500 soltanto a Torino e 4.000 in Piemonte. Questa innovazione riflette un orientamento verso la tutela ambientale, la responsabilità sociale e una gestione d’impresa trasparente.
L’adozione di cassette con tecnologie all’avanguardia si propone di contribuire a un equilibrio tra tradizione e futuro, garantendo un legame con la storia e, al contempo, favorendo soluzioni adeguate alle esigenze di una città in costante mutamento.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.