Ideata per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 giugno, l’eco – mappa realizzata dall’associazione ambientalista italiana Greenpeace, permette di visualizzare il tessuto urbano di Torino (e altre città), con un occhio più sostenibile e green. La stessa afferma che, ad oggi, circa il 55% della popolazione mondiale si concentra nelle città, pari a 4,2 miliardi di soggetti, e che questi sono responsabili del 70% di inquinamento mondiale per l’emissione gas serra. E, sull’onda del progetto, sempre più ricco, comunica un aggiornamento dell’eco-mappa a settembre 2022.
Eco-mappa digitale di Torino: cos’è e cosa include
Innanzitutto scordatevi il cartaceo. La mappa è interattiva e completamente digitale (ecomappagreenpeace.it). Scaricabile sul proprio tablet, pc e smartphone. All’interno si troveranno tutti quei punti di ritrovo e servizio e aree che si ricollegano al mondo della natura, alla sostenibilità. I punti nella guida navigabile indicati da Greenpeace sono:
- aree verdi e i servizi di bike sharing;
- punti vendita di prodotti sfusi o usati;
- mercati contadini e gli orti urbani;
- punti di ricarica elettrica per i veicoli;
- piste ciclabili e ciclofficine nel quartiere;
- fontanelle ed erogatori di acqua potabile;
- parchi, giardini e negozi di artigianato.
Molti dei negozi e luoghi sostenibili indicati non hanno i mezzi per promuoversi, restando così alla mercé di pochi. Con la mappa, sarà possibile scoprire nuovi market di cibo sostenibile per esempio e attivarsi ad uno stile di vita più green.
In tutto ciò, l’obbiettivo è ovviamente quello di offrire sia un modello più sano e sostenibile del tessuto urbano che ci circonda, ma anche di promuoverlo al fine di rendere l’ambiente più vivibile, diminuendo l’impatto ambientale. Specialmente nei centri urbani, vissuti e “consumati”, sia a livello di trasporti che di acquisti e servizi.