Droni a idrogeno per trasportare farmaci: in Piemonte avviata la sperimentazione
Da Gianluca Rini
Aprile 28, 2025

Nelle corsie piemontesi si sperimenta una frontiera inedita: piccoli droni spinti da celle a idrogeno consegnano medicinali e dispositivi salvavita attraversando l’aria anziché i percorsi congestionati. Con questa iniziativa la sanità regionale mira a velocizzare ogni trasferimento critico, riducendo le spese di trasporto e limitando le emissioni legate alla filiera ospedaliera.
Perché puntare sui droni a idrogeno
Il propellente gassoso consente un’autonomia superiore rispetto alle tradizionali batterie elettriche, mantenendo a zero le emissioni allo scarico. Grazie all’alleggerimento della massa e alla maggiore densità energetica, un velivolo di questo tipo percorre decine di chilometri senza rifornimenti, caratteristica essenziale quando conta ogni minuto.
I benefici per la rete ospedaliera regionale
Secondo i tecnici che seguono il programma, la rotta più veloce scende da alcune ore a pochi minuti. Un campione di plasma, per esempio, vola direttamente dal laboratorio centrale al reparto di terapia intensiva evitando semafori, traffico e dislivelli.
L’eliminazione dei mezzi su gomma permette inoltre di tagliare sui carburanti fossili e sul personale in trasferta, alleggerendo il bilancio di strutture grandi e piccole.
Un corridoio aereo per le emergenze
La fase di collaudo istituisce tratte dedicate fra i principali ospedali di Torino, Novara e Cuneo, con successive tappe verso presìdi più isolati. Ogni stazione di decollo ospita serbatoi sicuri per il rifornimento e sistemi di aggancio che sigillano il carico sterile fino all’atterraggio. L’infrastruttura integra radar e software di gestione del traffico a bassa quota, così da prevenire interferenze con elisoccorso e aviazione civile.
Verso un modello esportabile
Una volta verificate affidabilità e convenienza, l’iniziativa potrà estendersi ad altre regioni interessate a snellire la logistica sanitaria. Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio seguono con attenzione i risultati: replicare il progetto significherebbe uniformare i tempi di risposta fra aree urbane e aree marginali, offrendo la stessa tempestività ovunque.
Con la scelta di investire su velivoli puliti e intelligenti, il Piemonte si candida a fare scuola nel recapito medicale avanzato, un ambito in rapida crescita che promette di migliorare concretamente la qualità dei servizi assistenziali e la sostenibilità ambientale degli spostamenti.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.