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Scrivere con la penna stilografica: i segreti per un’impugnatura corretta

Da Cristina Taverniti

Febbraio 14, 2023

Scrivere con la penna stilografica: i segreti per un’impugnatura corretta

La penna stilografica si distingue da sempre per eleganza e precisione del tratto calligrafico. Non è di certo una penna comune, ma possiede le caratteristiche di un accessorio da regalare in occasioni speciali e di un tocco di classe che completa le abitudini quotidiane di scrittura di professionisti dal buon gusto.

Le penne stilografiche Montegrappa sono dotate di un pennino dalla punta molto sottile e per una scrittura davvero efficace c’è bisogno di imparare come si tiene in mano una stilografica, prima ancora di imparare come si scrive con una stilografica. Tutta una questione di pressione: scopriamo come!

Come impugnare la penna stilografica scegliendo la giusta pressione

L’impugnatura della penna stilografica è fondamentale per ottenere delle ottime prestazioni di scrittura. Prima di tutto togliamo il cappuccio alla penna e sistemiamola tra pollice e indice in modo che la parte cilindrica sia poggiata sul dito medio. Le altre dita andranno poggiate sul foglio in modo da rendere la presa più stabile possibile.

La scrittura con la stilografica dipende dal controllo del movimento della mano: dita e polso devono restare possibilmente saldi e rigidi mentre a muoversi per spostare la penna sono braccio e spalla.

Per scrivere con una penna stilografica bisogna applicare una delicata pressione: non è necessario premere con la forza per fare uscire l’inchiostro, anzi, una pressione esagerata diventa controproducente e danneggia il pennino.

Anche l’inclinazione della penna gioca un ruolo fondamentale nella scrittura con la stilografica: affinché il flusso d’inchiostro sia direzionato e regolare è opportuno inclinare la penna a 45°. Una volta trovata l’angolazione giusta dobbiamo stare attenti a non ruotare la penna perché un movimento brusco potrebbe causare uno strappo sul foglio.

Il consiglio, per chi prende in mano per la prima volta una penna stilografica, è quello di provare effettuando prima dei tratti singoli sulla carta, per poi passare ad abbozzare delle lettere cercando di definire un proprio stile calligrafico. Di tentativo in tentativo ci si abituerà a manovrare la penna sul foglio secondo le proprie esigenze ottenendo la composizione di intere parole definite e distanziate.

Scelta del pennino della stilografica: ad ogni stile il suo tratto

A fare la differenza nella scrittura con la penna stilografica è la scelta del pennino, sia nella forma che nel materiale. Un pennino arrotondato è più adatto all’uso quotidiano della stilografica, mentre un pennino fine è ideale per chi utilizza la stilografica saltuariamente per firmare o annotare documenti importanti.

Un pennino in oro è maggiormente flessibile e permette di controllare meglio le linee tratteggiate sul foglio, mentre un pennino in acciaio garantisce una scrittura uniforme anche con la minima pressione.

Per chi desidera mettersi alla prova e imparare i diversi stili calligrafici che hanno fatto la storia della cultura la scelta può ricadere su uno dei seguenti pennini, pensati appositamente per chi vive la scrittura come una passione, un’arte da imprimere su carta tra ghirigori e tratti ora più spessi ora più lievi:

  • il pennino stub o italico è ampio e piatto e permette di creare tratti larghi o sottili a seconda del movimento, quello orizzontale porta a tracciare linee fini mentre quello verticale porta a tracciare linee larghe;
  • il pennino tradizionale è disponibile in diverse misure che corrispondono ad altrettante tipologie di tratto, le principali sono ben note e sono cinque, extra-fine, fine, media, larga o a doppia larghezza;
  • il pennino flessibile o semiflessibile è ideale per chi possiede già una certa dimestichezza con le stilografiche poiché consente di creare linee dal diverso spessore a seconda della pressione esercitata.

Imparare a scrivere con una penna stilografica è un esercizio di stile che rinnova l’eterno connubio tra carta e inchiostro, messo sempre più a rischio dall’incedere incessante della tecnologia. Si tiene così vivo uno strato importante della cultura Made in Italy, rappresentato alla perfezione dalle eccellenti penne stilografiche italiane Montegrappa.

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Cristina Taverniti

Torinese con la passione per la scrittura e per la fotografia. Credo fermamente che ogni giorno ci sia una storia che valga la pena d'essere raccontata e conosciuta. Ho frequentato l'Albe Steiner e l'università degli studi Alma Mater di Bologna, facoltà Tecniche e culture della Moda, ma non smetto mai d'imparare e conoscere cose nuove!

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